Michele Santoro chiude Servizio Pubblico e lascia La7
In una lunga lettera sul suo sito il giornalista spiega le ragione dell'addio al talk
Piaccia o no, si chiude un'era: giovedì sera Michele Santoro chiude Servizio Pubblico, uno dei talk show politici più seguiti degli ultimi anni - al netto del calo di ascolti dell'ultima stagione - e lascia La7. Se si tratti di un addio o di un arrivederci è presto per dirlo, mentre è certo che il giornalista si rimetterà sul mercato e già guarda a Rai e Sky come possibili interlocutori. Dopo 100 puntate, Santoro fa calare il sipario sul suo programma di approfondimento e lo fa con Rosso di sera, una puntata-show in diretta da Firenze.
L'ultima puntata di Servizio Pubblico
Si intitola Rosso di sera lo speciale di Servizio Pubblico, in onda su La7 giovedì 18 giugno dalle 21 e 10, in diretta da Largo Annigoni. Realizzata in collaborazione con la Fiom, vedrà salire sul palco tantissimi ospiti tra cui Franco Battiato, Bianca Berlinguer, Cristiano De Andrè, Teresa De Sio, Sabrina Ferilli, Monica Guerritore, J-Ax, Maurizio Landini, Gad Lerner, Alessandro Mannarino, Tomaso Montanari, Alba Parietti, Nicola Piovani. "Cari amici, giovedì 18 giugno a Firenze porterò in piazza una rosa rossa e un impegno: Servizio Pubblico non finisce qui. La nostra è una grande storia d'amore e la rosa sarà per voi, per il pubblico", spiega Michele Santoro in una lettera pubblicata sul suo sito.
L'addio di Santoro
Dopo cento puntate, Michele Santoro ha deciso di chiudere Servizio Pubblico cosa che, come annunciato qualche mese fa, avrebbe già voluto fare lo scorso anno. "So - spiega rivolgendosi ai lettori del suo sito e ai telespettatori - che per molti di voi non sarà facile fare a meno del vostro appuntamento settimanale del giovedì con Servizio Pubblico; ma io mi sentirei di tradirvi se mi limitassi a ripetere all'infinito le stesse formule". Cosa capiterà ora? Difficile fare previsioni, ma il giornalista e la squadra sono pronti a confrontarsi con Rai e Sky per nuovi progetti televisivi. Per qualche tempo Santoro starà dunque lontano delle telecamere - nonostante secondo lui il talk sia "vivo e vegeto" - e non nasconde un po' di paura per questa decisione. "Ho paura di non vedere più accendersi la lucetta rossa della telecamera, quella luce che mi ha accompagnato per trent’anni - spiega al Fatto Quotidiano - Ho paura di non ritrovare più la comunità che si è formata attorno ai miei programmi".