Miss Italia 2014. Clarissa Marchese: "Avevo la grinta giusta per vincere"
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Televisione

Miss Italia 2014. Clarissa Marchese: "Avevo la grinta giusta per vincere"

La prima intervista alle neo eletta, che dedica la vittoria alla madre e sogna un futuro nello spettacolo

Alle tre del mattino, nella pancia del Pala Arrex di Jesolo, sul set fotografico si scatta a pieno regime. Mentre i tecnici smontano il palco e si consuma la delusione delle concorrenti che non ce l'hanno fatta a salire sul podio, la neo Miss Italia 2014 Clarissa Marchese posa per le prime copertine dei settimanali e per gli sponsor, cambia abiti, si fa ritoccare il trucco e sfodera sorrisi con piglio da showgirl consumata. E' stata incoronata da appena un paio d'ore ed è già perfettamente calata nel ruolo, sorridente e calma nonostante il trambusto generale. Terza miss siciliana consecutiva, grazie a lei l'isola batte il record dei titoli, con undici incassati nella storia del concorso. Simona Ventura scatta le ultime foto di rito, poi scortata dal compagno Gerò Carraro lascia il palazzetto dello sport, forte dell'ottima riuscita dello show. Per Clarissa sarà invece una lunga notte di lavoro e festeggiamenti, con mamma Marisa e papà Giuseppe che restano a pochi metri da lei a guardarla pieni di ammirazione e orgoglio. A Panorama.it Clarissa racconta le impressioni "a caldo" e dedica il titolo ad una persona speciale.

Clarissa, sei Miss da meno di due ore ma appari incredibilmente a tuo agio, come se facessi tivù da sempre.

(ride) In realtà mi sento molto emozionata. Ma sono contenta, sopratutto molto molto felice e, permettimi, orgogliosa di me stessa.

Sicilia dei record, con tre miss in tre anni. Cos'avevi in più delle altre quattro super finaliste?

Per una mera questione di probabilità pensavo di essere penalizzata dal fatto di essere siciliana e me lo sono ripetuto più volte. Tutte avevamo qualcosa da dare, però sapevo di avere la grinta giusta e le carte in regola per potercela fare.

Stai già mettendo a fuoco la sfilza di impegni che ti aspettano nei prossimi mesi?

Piano piano si. Un po' ad essere sincera mi ero preparata psicologicamente, avevo messo in conto una possibile vittoria e di conseguenza tutti gli impegni che avrei dovuto affrontare. So che sono moltissimi ma sono pronta, so di dovercela mettere tutta in ogni cosa che faccio. In più vorrei riuscire a proseguire gli impegni universitari.

Facciamo un piccolo passo indietro. Come sei arrivata al concorso?

In maniera velocissima. Ho fatto due selezioni, una a Nicosia arrivando prima poi un'altra a Catania ottenendo il titolo di Miss Kia Sicilia che mi ha portato direttamente a Jesolo. Siamo qui dal 25 agosto per preparare lo spettacolo, che penso sia riuscito alla grande e davvero bene.

Qual è la prima cosa che ti ha detto Simona Ventura?

"Un'altra siciliana?" mi ha detto ironica. Sono la terza consecutiva ma come si dice in questi casi, non c'è due senza tre. Poi mi ha augurato un grande in bocca al lupo e io ho risposto come sempre "viva il lupo". Simona si è dimostrata molto molto vicina a noi ragazze fin dai primi momenti. Abbiamo fatto diversi incontri in cui ci ha rassicurato, ha sottolineato che eravamo noi le protagoniste dello spettacolo e che lei ci avrebbe aiutato. E' stata di parola.

Studi logopedia a Parma, il tuo sogno è lavorare con i bambini. Miss Italia ti aprirà però le ambite porte del cosiddetto mondo dello spettacolo: cosa ti piacerebbe fare, che sogni hai nel cassetto?

Inizialmente non ci pensavo ma sono successi diversi fatti personali che mi hanno portato ad avere molti mesi liberi da febbraio a settembre. Mi sono detta, "perché non provare qualcos'altro?" e così è nata l'idea di Miss Italia. Ora sono aperta a tutto: non avere un obiettivo preciso nel campo dello spettacolo mi apre la possibilità di vedere per cosa mi sento pronta e cosa capace a fare. Le proverò tutte così come ho tentato Miss Italia ed è andata bene. 

Delle precedenti Miss, ce n'è una che ammiri particolarmente? 

E' Giulia Arena, la Miss uscente: è una ragazza meravigliosa e ha tutte le caratteristiche che un miss deve possedere. Sarà lei il mio modello. Ma mi piacciono molto anche altre due miss siciliane, cioè Miriam Leone e Giusy Buscemi.

Chiudiamo con una domanda di rito: a chi dedichi la vittoria?

Dedico la vittoria soprattutto a mia mamma Marisa: la mamma è sempre la mamma (dice cercando la complicità dei genitori). E' lei che mi ha spinto a partecipare ed è un suo sogno. Sono felice di averlo realizzato.

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Francesco Canino