Nadia Toffa: perché le parole sul cancro sono importanti
Parlando della sua malattia in televisione, senza mezzi termini e senza nascondersi ha rotto un tabù
"Ho avuto un cancro". Era tornata in tv da qualche minuto, dopo il malore del 2 dicembre scorso, e Nadia Toffa per qualche istante è riuscita a togliere il fiato a tutti gli italiani che in quel momento stavano guardando Le Iene. Una confessione così, non se l'aspettava davvero nessuno. Per questo la puntata dell'11 febbraio resterà nella storia del programma di Italia 1 o forse, e non è un azzardo, in quella della televisione italiana. Perché quando si rompe un tabù, qualcosa cambia per sempre.
Perché le parole di Nadia Toffa sono importanti
"In questi mesi mi sono curata: prima ho fatto l’intervento, poi la chemioterapia e la radioterapia. L'intervento ha tolto interamente il tumore, ma poteva esserci una piccola cellula rimasta e quindi ho seguito i consigli del medico e ho seguito le cure previste. Ora è tutto finito: il 6 febbraio ho finito la radio e la chemio". Non ha usato metafore e artifici retorici Nadia Toffa per rivelare le sue condizioni di salute, di cui pochissime persone erano a conoscenza.
Nemmeno Nicola Savino e Matteo Viviani, al suo fianco nel momento della rivelazione, tanto che non sono riusciti a nascondere lo stupore per quelle parole inattese. E quando Savino le ha chiesto se il malore dello scorso dicembre fosse legato al tumore, la Toffa ha spiegato che la sua fortuna "è stata proprio che dopo lo svenimento ho fatto un accertamento, un check-up completo".
La rivelazione in diretta tv ha ovviamente provocato una fortissima reazione sui social, con una pioggia di migliaia di commenti e interazioni. Ma perché le parole della Toffa sono così importanti? Perché ha rotto un tabù, quello della malattia, di cui in tv si parla poco e spesso con toni sbagliati: la "guerriera" Toffa ha invece scelto di farlo senza filtri, facendone una battaglia personale e al tempo stesso collettiva, con ironia ma senza nascondere la paura e le fragilità vissute nei momenti difficili.
Il coraggio della "guerriera" Toffa
Nadia Toffa ha fatto una scelta precisa: non solo ha chiamato le cose con il loro nome, ma è uscita allo scoperto invitando tutte le persone malate a farlo. Sembra facile, ma non lo è affatto. Di certo la valenza del suo messaggio è potente, visto che parla a migliaia di malati di cancro - solo nel 2017, in Italia sono stati stimati 369 mila nuovi casi di tumore - ai loro famigliari e a tutti quelli, ancora troppi, che si ritraggono quando si parla di cancro o, più in generale, di patologie oncologiche.
"Ora sto benissimo. E rispetto a quello che mi è successo penso non ci sia assolutamente niente di cui vergognarsi, anzi. Ho solo perso qualche chilo che riprenderò, non mi vergogno neanche del fatto che sto indossando una parrucca, questi non sono i miei capelli. Non vi nascondo che ci sono stati momenti difficili: quando vedi le prime ciocche di capelli che ti rimangono in mano è un momento molto forte. Poi mi è venuta in mente Gabriella, una bambina di Taranto che mi aveva raccontato di quanto avesse sofferto quando le erano caduti i capelli dopo che si era ammalata. Gabriella, ti ringrazio, perché ti ho pensato: se ce l'ha fatta uno scricciolo come te, ce la posso farcela anch'io".
"Ho avuto un cancro. Ho fatto la chemioterapia e la radioterapia dopo l'intervento. Ora ve ne posso parlare, sto bene" #NadiaToffa #LeIene pic.twitter.com/zLmtxdfDwh
— Le Iene (@redazioneiene) 11 febbraio 2018
Tutta la verità sulle cure
L'appello alla "normalità" di Nadia Toffa è un pugno allo stomaco di quelli disarmanti, che tolgono il fiato, per poi lasciare il campo alla riflessione. "Non trattateci da malati, noi malati di cancro siamo dei guerrieri, dei fighi pazzeschi", ha chiesto la conduttrice de Le Iene, rivolgendosi anche a Savino e Viviani. "Continuate a prendermi in giro, a fare tutto come se non fosse successo niente, perché senza volerlo potreste farmi del male".
Poi, il passaggio più importante, quello che la Toffa non poteva non sottolineare viste le sue battaglie in prima persona e i servizi in cui ha raccontato realtà drammatiche come la "terra dei fuochi" e dei malati di tumore di Taranto, senza dimenticare le denunce contro cialtroni e presunti guaritori. "Le uniche cure contro il cancro sono la chemio e la radio. Poi ci sono altre cose che contano: il buonumore, lo stile di vita, ma non c'è altro che possa curarti che non siano la chemio e la radio". La "guerriera" Toffa ha colpito ancora.
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