Palinsesti La7 2017/2018: le novità, arriva Corrado Guzzanti
Urbano Cairo annuncia la striscia di Makkox, il nuovo programma di Diego Bianchi e il "cineforum" con Moretti. Nei Palinsesti di La7 non c'è spazio per Paragone (per ora)
Altro che Massimo Giletti. Il vero asso nella manica di Urbano Cairo è l’ingaggio di Corrado Guzzanti, con una striscia satirica in onda tutti i giorni dopo Lilli Gruber. L’autunno e l’inverno si annunciano caldi sul fronte politico – con le elezioni previste per il 2018 – e il patron di La7 ha già la sua consolidata truppa di star dell’informazione su cui fare affidamento per gli spazi di approfondimento: dunque, nonostante i rumors della vigilia, nei Palinsesti 2017/2018 di La7, di Giletti non c’è traccia. “Lo stimo molto ma non abbiamo mai avuto contatti, così come Fabio Fazio”, ha spiegato Cairo durante la presentazione alla stampa, il 12 luglio. Ecco le novità e le tante riconferme.
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Palinsesti La7 2017/2018, Cairo punta sull’ironia di Zoro
“La7, una certa idea di tv” è il nuovo claim della rete, ideato dal neo direttore Andrea Salerno, dal 1° giugno scorso al timone del canale. “L’intuizione è sua, tanto che io nemmeno me lo ricordavo”, ironizza Cairo. Salerno si porta dietro da Rai 3 Diego Bianchi e tutta la sua squadra – è stato uno degli autori di Gazebo – ma ancora non è chiaro il giorno in cui il nuovo programma andrà in onda. “Di sicuro in prima serata ma non è deciso il giorno di messa in onda. L’unica certezza è DiMartedì di Giovanni Floris e il “faccia a faccia” di Giovanni Minoli, la domenica, con alcuni nuovi accorgimenti. "In una stagione politica così calda, potrà darci contributo interessante”.
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Corrado Guzzanti e la “cartolina” satirica dopo la Gruber
Il colpo dell’ultimo minuto, quello che Cairo si è tenuto ben nascosto, è l’arrivo di Corrado Guzzanti. Firmerà una cartolina satirica, in partenza da novembre fino al prossimo giugno, in coda a Otto e mezzo, talk politico record di ascolti firmato e condotto da Lilli Gruber, che il patron di Rcs e del Toro ha blindato fino al 2022. “È un bel contratto, come si fa con i calciatori, ma senza clausole”, gondola. “Lilli ha avuto la capacità di far diventare centrale il programma nello scenario politico italiano”.
E quando gli chiedono se con l’arrivo di Zoro, di Guzzanti e poi di Nanni Moretti – di cui sono stati acquistati otto film, che il regista presenterà dando vita ad una sorta di “cineforum” – non c’è il rischio che La7 si sposti troppo a sinistra, Cairo replica secco: “No, la rete non è mai stata schierata da nessuna parte, nemmeno coi grillini, come ci hanno accusato. Cerchiamo di intercettare i gusti del pubblico, seguendo l’evoluzione della società, come farà molto bene Bianchi. I conduttori hanno la totale libertà di espressione: è una rete polifonica, in cui tutti possono esprimersi”.
Più Mentana (e le sue maratone), meno intrattenimento
Dopo il clamoroso flop di Eccezionale veramente, il talent sui comici, La7 accantona l’intrattenimento, con l’esclusione di Miss Italia: anche l’edizione 2017 sarà condotta da Francesco Facchinetti, Christian De Sica potrebbe presiedere la giuria e il programma sarà scritto dal team di autori di Carlo Conti. Dunque stop ai grandi investimenti, come per lo show di Maurizio Crozza. “Ho mantenuto un buon rapporto con lui ma non ho particolare nostalgia”, si lascia sfuggire Cairo.
Il manager del resto è uomo di numeri e bada più alla sostanza e agli ascolti (non sempre brillanti) e dunque punta tutto sui cavalli di razza dell’informazione, a cominciare da Enrico Mentana – ormai un uomo brand – e dalle sue Maratone cult (quella sul referendum del 4 dicembre ha sfiorato il 12% di share). “Il livello informativo è alto, ha una credibilità e un’autorevolezza senza pari. Lo stimo moltissimo, oggi abbiamo un rapporto persino migliore dell’inizio”.
Sul fronte dell’informazione confermati in blocco Floris, Piazza Pulita di Corrado Formigli (anche a lui è stato rinnovato per altri tre anni il contratto), tutte le news della mattina da Omnibus a Coffee Break e L’aria che tira di Myrta Merlino. “La Merlino in prima serata? Ne stiamo parlando: secondo me farebbe ottimi numeri”, ammette Cairo.
Makkox in preserale, Paragone (e Telese) e in panchina
L’altra novità della prossima stagione è lo sbarco in fascia preserale del disegnatore Makkox, dalle 19.30, come traino per il tg di La7. “Racconterà la giornata attraverso l’utilizzo dei social, in particolare Instagram, con filmati e foto un po’ blobbate. L’idea è di Salerno e i complimenti al direttore li farò il prossimo anno quando vedremo gli ascolti”, ironizza ancora Cairo. L’esperimento è interessante anche se l’intenzione di farne un acchiappa-ascolti è complicata, vista la fascia oraria affollata.
La terza novità, forse in onda il mercoledì, è il ritorno di Atlantide con l’arrivo di Andrea Purgatori, che introdurrà e commenterà il programma. Nel pomeriggio, dopo Tagadà, nuova edizione di Cuochi e Fiamme (con lo chef Simone Rugiati) e un telefim cult, 79 puntate di Star Treck, che piacerà ai cultori assoluti.
Dopo la chiusura de La Gabbia Open, resta in panchina Gianluigi Paragone. “Chiude dopo quattro stagioni ma siamo in trattative per nuovi progetti. Lo vedrei bene a fare inchieste sul campo, con lo stesso livello di calore che hanno avuto le puntate più vivaci di La gabbia”, spiega Cairo. Incerto anche sul futuro di Luca Telese: “Per ora sta facendo ascolti buoni con In onda, poi vedremo cosa fargli fare in autunno”. A Cairo piace molto David Parenzo, blindato in esclusiva fino al 2020.