Romolo + Giuly: la nuova serie comedy di Fox, nel segno di Boris
Shakespeare riletto in chiave satirico-capitolina da un cast di "stelle"
L’ultima volta fu Boris: serie comedy di cui sentiamo ancora la mancanza. Ora Fox dal 17 settembre ci riprova con Romolo + Giuly, la guerra mondiale italiana, rilettura comica di Romeo e Giulietta all'ombra del cupolone, non senza una serie di “camei” di beniamini del piccolo schermo: da Giorgio Panariello a Paolo Bonolis, da Giorgio Mastrota a Paolo Bonolis, fino a Fortunato Cerlino.
Che cosa vedremo in Romolo + Giuly
L’incontro fortuito tra Romolo Montacchi (Alessandro D’Ambrosi) e Giuly Copulati (Beatrice Arnera). Giuly è destinata, come usanza nel suo ambiente, a un matrimonio di convenienza, ma l’imprevista scintilla amorosa scaturita dall’incontro con Romolo cambierà il suo destino. Ma se Roma è in lotta, il resto d’Italia non rimane a guardare e una terribile e sotterranea minaccia incombe sulla Capitale. Napoli e Milano - capitanate rispettivamente da Don Alfonso (Fortunato Cerlino, Gomorra) e da Giorgio Mastrota (nei panni di se stesso) - unite dall’odio per Roma si coalizzano nella più insospettabile delle alleanze. Le due città sono infatti esasperate dal bullismo culturale dei romani, che da sempre dileggiano i milanesi come dei noiosi stakanovisti avvolti dalla nebbia e i napoletani come “mariuoli” sommersi dai rifiuti e dal caos.
Milano è stata privata persino della settimana della moda, trasferita di peso a Roma Nord su richiesta del boss Massimo Copulati (Massimo Ciavarro), mentre il Vesuvio è stato trasformato da Arfio Montacchi (Federico Pacifici) in un immenso inceneritore “naturale”, a seguito della chiusura delle discariche romana ormai giunte al collasso. L’obiettivo di questa impensabile alleanza fra Napoli e Milano è semplice e chiara: una volta realizzata la presa di Roma, le due città intendono separare l’Italia. Al Nord un’efficientissima S.p.A., gestita da un Cda massonico milanese; al Sud una rinnovata monarchia di stampo borbonico. Ma come realizzare la conquista della Città Eterna? L’amore contrastato tra Romolo e Giuly e l’inasprirsi dello scontro tra Montacchi e Copulati - in lotta per la poltrona di Sindaco di Roma - rappresentano l’occasione perfetta. La rivalità politica tra le parti si è ormai trasformata in una furibonda battaglia che coinvolge tutti i quartieri della città in uno scontro senza esclusione di colpi fra l’epico e il grottesco. Finalmente il momento tanto atteso dell’invasione della Capitale da parte dell’asse Napoli-Milano è giunto. È scoppiata la “Guerra mondiale italiana”.
Il trailer
Il cast
Quasi come fosse un portafortuna della serialità di Fox, in Romolo + Giuly c’è anche Francesco Pannofino, qui nei panni del Presidente della Regione Lombardia, sfegatato tifoso della Lazio ed emanazione del clan dei Copulati per la romanizzazione di Milano. E ancora Michela Andreozzi, nel ruolo di Olimpia Copulati - madre di Giuly e annoiatissima e rifattissima moglie di Massimo Copulati - e Lidia Vitale che dà il volto alla “lupa” di Roma Sud, Anna Montacchi, moglie di Arfio e madre di Romolo. Completano il cast Niccolò Senni, Matteo Nicoletta e David Pietroni, i fedelissimi amici di Romolo; Stefano Fregni, Marco Gambino, Lucio Patané, Umberto Smaila nei panni di se stesso, Ludovica Martini, Andrea Trovato (voce e movimenti del pupazzo Tciù, il malefico e rancoroso personaggio peloso fondatore della Massoneria milanese insieme a Mastrota) e Nunzia Schiano.
Gli autori
Creatori della serie sono Michele Bertini Malgarini (che cura anche la regia), Giulio Carrieri e Alessandro D’Ambrosi, già creatori nel 2016 del pluripremiato cortometraggio per il web Romolo + Giuly, da cui è tratta la serie, in cui si ironizza sulle differenze ideologiche, sociali, linguistiche e antropologiche tra Roma Nord e Roma Sud.