Sanremo 2020: tutti gli ospiti e la scaletta della finale
Tornano Sabrina Salerno, Diletta Leotta e Francesca Sofia Novello. Sul palco sabato 8 febbraio anche Vittorio Grigolo, Biagio Antonacci e l'attore Edoardo Pesce.
La Maratona Amadeus sta per arrivare al traguardo. Il conto alla rovescia per la finalissima di Sanremo 2020 è ufficialmente scattato e non si capisce bene se l'«opulenza scalettara» annunciata dal direttore di Rai 1 sia una promessa o una minaccia. Tradotto: la finale avrà una durata record. «Cercheremo di non chiudere dopo le 2», precisa Amadeus, che gongola ancora per gli ottimi ascolti e annuncia la carrellata di super ospiti della quinta serata, in onda sabato 8 febbraio. Ecco la scaletta e le guest star.
Sanremo 2020, gli ospiti della quinta e ultima puntata
Arriverà oltre le due del mattino la proclamazione del vincitore di Sanremo 2020, con un clamoroso via vai sul palco da intasamento sul raccordo anulare. Al fianco di Amadeus stasera ci saranno Sabrina Salerno (che questa volta dovrebbe cantare), e poi faranno il bis Diletta Leotta e Francesca Sofia Novello. Attesi poi Mara Venier, il vincitore della categoria Nuove Proposte, Leo Gassmann, che aprirà lo show con la canzone Vai bene così e il cast del film Fausto Brizzi (Christian De Sica, Diego Abatantuono, Massimo Ghini, Paolo Rossi e Donatella Finocchiaro) e ancora poi la band Gente De Zona.
Come se non bastasse, a questi si aggiungono La Banda dei Carabinieri, Vittorio Grigolo, Biagio Antonacci, il ballerino Ivan Cottini, Wilma De Angelis ed Edoardo Pesce per il film tv su Alberto Sordi. Confermati ovviamente Fiorello e Tiziano Ferro, con un altro clamoroso medley.
La scaletta dei Big in finale
Quanto alla gara, i 24 Big si esibiranno in questo ordine: Michele Zarrillo, Elodie, Enrico Nigiotti, Irene Grandi, Alberto Urso, Diodato, Marco Masini, Piero Pelù, Levante, Achille Lauro, Pinguini Tattici Nuclerai, Junior Cally, Tosca, Le Vibrazioni, Raphael Gualazzi, Francesco Gabbani, Rita Pavone, Anastasio, Riki, Giordana Angi, Paolo Jannacci, Elettra Lamborghini e Rancore.
Lo scontro Morgan e Bugo
La conferenza stampa della finale non poteva poi non affrontare il clamoroso colpo di scena con la defezione di Bugo che ha mollato il palco durante l'esibizione con Morgan: i due sono ufficialmente stati esclusi dalla gara e non è prevista la loro esibizione. «Non c'è nessuna esclusione, Bugo è uscito di scena e questo porta all'esclusione del brano dalla gara», spiega il vice direttore Claudio Fasulo.
Poi, svela Amadeus, in piena notte ha incontrato il cantante: «L'ho incontrato alle 4 del mattino e la prima cosa che ha fatto è stato scusarsi: l'ho rassicurato, è un grande artista». Anche Morgan era dispiaciuto e gli ha mandato un messaggio: «Conosciamo il suo genio e sregolatezza. Per altro loro sono molto amici, è giusto che se la risolvano tra di loro». Fiorello invece racconta di aver incontrato Morgan dietro le quinte e di aver rassicurato: «Vederlo agitato mi dispiaceva. L'ho fatto calmare». Quanto allo scontro con Tiziano Ferro, la pace è siglata: «Il momento più bello del Festival è stato il momento in cui ho chiarito con Tiziano».
Gli ascolti della quarta puntata
Quanto agli ascolti della quarta serata del Festival di Sanremo, quella del 7 febbraio, in sovrapposizione aritmetica lo scarto migliorativo rispetto allo scorso anno è di quasi 7% di share in più e una platea di quasi 2 milioni di teste in più. «Dobbiamo risalire agli anni '90 per trovare una serata così splendida splendente», gongola per i 12 milioni 674 mila con il 52,3% di share, la migliore quarta serata degli ultimi vent'anni.
«Si chiude una settimana indimenticabile. Il mio sogno era di portare al Festival ciò che sognavo e ci sono riuscito: volevo un Sanremo familiare, unendo il presente, il futuro e la tradizione. Il dato che mi rende felice è quello relativo ai giovani». Il fil rouge sarà ancora una volta l'imprevedibilità: «Conosco solo metà della scaletta, so tutto ciò che accade ma non in che modo si sviluppa». Ah, poi c'è la gara: per ora la convergenza di voti tra Sala stampa, Demoscopia e Orchestra, è evidente con sette artisti su otto in vetta in tutte e tre le classifiche.