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Luisa Spagnoli: i 5 motivi del successo della fiction

Luisa Spagnoli: i 5 motivi del successo della fiction

La seconda e ultima parte è stata seguita da 7,7 milioni di spettatori

La storia di una donna incredibile

Luisa Spagnoli: i 5 motivi del successo della fiction
Ansa

Ha conquistato oltre 7,7 milioni spettatori la seconda e ultima puntata de Luisa Spagnoli, la mini serie di Rai Uno sulla vita della celebre imprenditrice italiana. Ma quali sono i segreti del successo di una fiction che, share alla mano, rischia di essere una delle più viste dell’anno? Il primo motivo sta tutto nella storia straordinaria di questa donna – geniale e moderna, al tempo stesso imprevedibile e burbera – forse mai svelata in tutta la sua interezza. Molti italiani hanno infatti scoperto solo grazie alla fiction che fu lei a lanciare la Perugina, in sinergia con la famiglia Buitoni, inventando prodotti ancora oggi leader nel mercato dolciario (vedi i celebri Baci o ancora le caramelle Rossana e le prime uova di cioccolata con annessa sorpresa) e poi ad avviare nel 1928 un allevamento di conigli d’angora, creando il celebre giacchino che ancora oggi è uno dei punti di forza dell’omonima casa di moda. 

Un anno di grande lavoro

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Olycom

La forza della fiction, al netto di quale sbavatura nella sceneggiatura (sottolineata oggi da alcuni critici tv), è stato senza dubbio l’accuratissima dedizione nella realizzazione delle due puntate per le quali è stato necessario un anno di lavoro. Basti pensare che la fabbrica della Perugina è stata ricostruita ex novo o che sono stati realizzati oltre duemila costumi per vestire protagonisti e comparse: un’accuratezza che il pubblico ha saputo cogliere e premiare. “Di questo viaggio durato un anno ricorderò anche l’ossessione quotidiana di puntare all’emozione, al sentimento, alla favola, alla commedia, il desiderio di trasmettere a milioni d’italiani un esempio di vita importante e istruttivo, con leg­gerezza”, spiega il regista Lodovico Gasparini.  

La credibilità della Ranieri

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Olycom

Un tassello alla volta, sempre puntando sul profilo basso, Luisa Ranieri ha dimostrato sul set personalità e talento: rifugge dai social e dalle strategie del gossip e si è conquistata tra gli addetti ai lavori la fama da stacanovista e seria professionista. Il pubblico ha imparato ad apprezzarla e persino Aldo Grasso, il temutissimo critico televisivo del Corriere della Sera, ne ha evidenziato la bravura: “A parte Luisa Ranieri (è così bella che riempie la scena), la recitazione è modesta”, ha scritto a proposito di Luisa Spagnoli. A breve la Ranieri sarà la protagonista del nuovo film di Fausto Brizzi e poi in autunno tornerà in tv con un nuovo progetto. 

I grandi amori di Luisa

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Olycom

Piglio autoritario in azienda, in un’epoca in cui le donne difficilmente pensavano di poter lavorare, e grandi passioni nella vita privata. Il successo della mini-serie sceneggiata da Franco Bernini e Gloria Malatesta sta anche nell’aver saputo raccontare non solo la genialità in campo lavorativo ma anche i sentimenti e le vicissitudini amorose della Spagnoli: la donna, sposata con Annibale Spagnoli (Vinicio Marchioni), sfidò i tabù d’inizio ‘900 e non si nascose quando tra lei e Giovanni Buitoni (Matteo Martari) scoppiò inarrestabile l’amore. I quattordici anni di differenza tra di loro, lui molto più giovane di lei, diede vita a pettegolezzi e ostacoli di ogni genere ma la donna seppe andare avanti sfidando ogni pregiudizio. 

Il successo delle fiction in costume

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Ufficio Stampa Rai

Una cosa è certa. Le fiction “in costume” continuano ad avere un successo strepitoso e il segreto della popolarità di questo genere – che da Elisa di Rivombrosa a Orgoglio, per arrivare ai giorni nostri con i numeri monstre de Il segreto o La dama velata, non conosce sosta – è difficilmente decrittabile. Una spiegazione ha provato a darla Carlo Frecerro – interrogandosi sul perché da noi un cult come Downton Abbey non abbia mai sfondato – e forse è proprio quella giusta: “In Italia la fiction in costume è sempre vissuta attraverso la chiave del melodramma mentre Downton è più complessa, è sui rapporti di potere declinati anche attraverso i legami amorosi”. E probabilmente sta lì la forza di storie come quelle di Luisa Spagnoli, così potenti da sembrare uscite dalla penna di un romanziere di fine ‘800. 

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