Il tredicesimo apostolo, "La mia fiction sull'occulto piace anche al Vaticano"
Televisione

Il tredicesimo apostolo, "La mia fiction sull'occulto piace anche al Vaticano"

Alexis Sweet racconta la seconda stagione in onda su Canale 5

Quando un regista ti dice che la sua serie è un mix tra X-files e Uccelli di rovo, condito da Intervista col vampiro e The walking dead, sei un po’ intrigato. Se poi all’esordio fa 7 milioni di telespettatori e si avvale di effetti speciali inediti per l’Italia, allora Il tredicesimo apostolo diventa interessante anche per chi, verso il paranormale, ha lo stesso scetticismo della razionalissima psicologa Claudia Munari, interpretata da Claudia Pandolfi. Coprotagonista, insieme con Claudio Gioè, nel ruolo del sacerdote gesuita Gabriel Antinori, che ha il dono di riportare in vita i morti, della fiction prodotta da Taodue. Alexis Sweet, regista di R.I.S. Delitti imperfetti, Il capo dei capi e Volare, racconta a Panorama la seconda stagione, in onda su Canale 5.

Paranormal activity, sopravvalutato film horror del 2009, ha incassato quasi 200 mila dollari con un costo di appena 15 mila, e i sequel non si contano. Dopo il poliziesco e le fiction sulla mafia, è l’occulto il nuovo filone d’oro della tv?

Possibile. Noi abbiamo voluto sperimentare un genere che in Italia, diversamente dagli Usa, non esisteva. Con il Tredicesimo apostolo, nell’eterno conflitto fra fede e ragione entra una nuova «forza»: l’occulto.

Quanto è forte l’influenza dei romanzi di Dan Brown, visto che la serie è ambientata a ridosso delle mura vaticane, tra preti, chiese e una fantomatica Congregazione della verità?

Il film Angeli e demoni ha messo nei guai chiunque, dopo, volesse girare un thriller religioso. Il Vaticano non voleva più dare permessi: erano molto preoccupati. Invece la nostra fiction è stata accolta positivamente. Tanto da ricevere gli elogi di monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, secondo cui il mistero accomuna tutti, e «l’oltre» deve far parte anche dell’aldiquà. Del resto, noi non vogliamo confutare i dogmi della Chiesa. Anche se quest’anno alzeremo il tiro. Se nella prima stagione il massimo dell’occulto era la levitazione, nella seconda saremo più avvincenti, con vampiri, esorcismi e reincarnazioni.

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Costanza Rizzacasa d'Orsogna