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Harley-Davidson, 120 anni di gloria

Harley-Davidson, 120 anni di gloria

Compleanno importante per un marchio che va oltre le due ruote. Un‘icona del mito americano, della ribellione e dell’avventura, che è diventata status symbol per milioni di rider.


È più di una moto, è più di un brand: è l’icona stessa del mito americano, la materializzazione della libertà, della ribellione e dell’avventura. La casa motociclistica Harley-Davidson ha compiuto quest’anno i suoi primi 120 anni. Fondata nel 1903 a Milwaukee, nel Wisconsin, da William S. Harley e dai fratelli Arthur e Walter Davidson, ha iniziato la sua avventura con una visione: creare moto potenti, iconiche e durature che riuscissero a dare a chi le guida sensazioni uniche. La visione è diventata realtà, se consideriamo anche come il fascino e l’immagine delle Harley-Davidson abbiano letteralmente intessuto e permeato la narrazione del sogno americano dell’ultimo secolo, diventando protagoniste di libri e film, e di conseguenza oggetto del desiderio per chiunque ami le motociclette. Come dimenticare Peter Fonda e Dennis Hopper che nel 1969 in Easy Rider attraversano l’America su due modelli Chopper, o i protagonisti di On the Road di Jack Kerouac che rendono le loro moto il perfetto simbolo della ricerca continua della libertà? E come ignorare la capacità delle Harley di aggregare intorno a sé tutto un universo di appassionati, che girano il mondo in sella ai loro bolidi con la gioia di radunarsi e di condividere il sogno di essere non semplici motociclisti, ma Harleysti: uno stato dell’anima, un modo di intendere l’esistenza e il viaggio.

E proprio per questo le celebrazioni dei primi 120 anni delle iconiche moto americane hanno assunto un significato anche simbolico, per la loro capacità di unire, di esprimere uno stile di vita inconfondibile e di creare esperienze condivise: «È stato un anno di festeggiamenti che hanno coinvolto appassionati da tutto il mondo» dice a Panorama Francesco Vanni, Managing Director Italia, Spagna e Portogallo. «Personalmente ho avuto la possibilità a giugno di andare in moto da Milano a Budapest, dove abbiamo ospitato oltre 100 mila persone, e di essere presente a luglio a Milwaukee, città natale del brand, con altre 150 mila persone. Proprio in questa occasione, tra le altre cose, le rock band dei Foo Fighters e i Green Day hanno esaltato il pubblico con due grandi performance live». E per il mondo Harley, unire le persone non è meno importante che vendere moto: basti pensare alla valenza emblematica che ha per il brand il club HOG, Harley Owners Group, cioè il gruppo in cui si ritrovano tutti i proprietari delle motociclette di Milwaukee. L’HOG ha compiuto sempre nel 2023 i suoi primi 40 anni, celebrati con tutta una serie di raduni: la comunità è formata nel mondo da un milione di persone, di cui 16 mila in Italia, motociclisti molto attivi e intraprendenti che danno vita spesso anche a iniziative benefiche.

Nello scorso mese di ottobre, per esempio, a Bologna si sono radunate più di mille Harleyste per una raccolta fondi in favore della Fondazione Veronesi. Ma il 2023 è stato un anno da ricordare anche per i nuovi modelli, con l’uscita del CVO Road Glide Limited Anniversary e di altre sei moto in edizione limitata caratterizzate da vernici, finiture e dettagli esclusivi pensati appositamente per celebrare il 120° anniversario di orgoglio e maestria Harley-Davidson. Per quanto riguarda invece «l’operazione nostalgia» che la casa americana promuove con la Icons Motorcycle Collection, linea che prevede il lancio annuale di un nuovo modello a tiratura limitata che offre una nuova interpretazione di una moto iconica del passato, in questo 2023 di celebrazioni è stato il turno della Electra Glide Highway King: il modello originario è stato lanciato nel 1968 ed era dedicato ai rider che desideravano un po’ di comfort e comodità in più per il turismo su strada. Il nuovo modello rivisitato conterà solo 1.750 esemplari. Saranno invece solo duemila modelli in tutto il mondo quelli della Enthusiast Motorcycle Collection; Low Rider ST, Street Glide ST e Road Glide ST, che celebrano i motociclisti Harley-Davidson e si ispirano alle loro storie e al loro heritage richiamando temi iconici del design delle muscle car ad alte prestazioni degli anni Sessanta e Settanta: strisce racing a contrasto su un colore di base deciso e un personaggio o un logo incorporato nella grafica.

Inoltre, proprio il 30 dicembre Joan Pedrero, pilota d’élite della Dakar, partirà in sella a una Pan America 1250 per l’Africa Eco Race, corsa di seimila chilometri che – ormai giunta alla sua 15esima edizione – prenderà via da Monaco per concludersi a Dakar il 14 gennaio. Pedrero e Harley non sono nuovi a queste sfide, e hanno già partecipato a competizioni molto impegnative riuscendo ad avere grandi soddisfazioni anche nel confronto con case motociclistiche specializzate esclusivamente in maxi enduro. La versione della Pan America 1250 utilizzata da Pedrero, primo modello Adventure Touring della casa equipaggiata con il potente motore Revolution Max 1250, un bicilindrico a V da 1250 cc raffreddato a liquido, è caratterizzata da grande versatilità e altissime performance ed è totalmente di serie: quindi acquistabile da tutti gli appassionati che vogliono concedersi una moto da fuoristrada con cui divertirsi in tutta libertà e sicurezza.

Anche il fatto di entrare in un segmento – come quello dell’Adventure Touring – del tutto nuovo, così distante dal mondo «custom» delle classiche motociclette Harley da viaggio testimonia il desiderio della casa di Milwaukee di stare sempre al passo con i tempi, di evolversi sia nella tecnologia sia nell’immagine, mantenendo però una grande coerenza, esplorando nuovi modi di intendere l’avventura su strada, elemento fondante dell’anima del brand: «Mentre celebriamo 120 anni di innovazione, community e cultura» conclude Francesco Vanni «guardiamo al futuro e ai prossimi 120 anni».

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