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Mostre di Primavera

Mostre di Primavera

Fotografia, pop art, disegni, quadri. Guida ad alcune delle esposizioni del momento, legate da un unico filo conduttore: la varietà, come in primavera ci si aspetta da un prato fiorito. Opere d’autore che meritano di essere scoperte dedicando loro un viaggio o un lungo weekend.

Nel Parmense, a Fontanellato, dentro la villa-museo che ospita le collezioni d’arte del visionario Franco Maria Ricci (esteta ed editore scomparso nel 2020), protagonista è la mosca, insetto che ha incuriosito grandi scrittori, da Leon Battista Alberti a Robert Musil – per citarne due – e artisti. Musca depicta è il titolo della mostra, aperta in alcune sale fino al 30 giugno, a cura di Sylvia Ferrino ed Elisa Rizzardi. Dipinti, sculture, installazioni video e spezzoni di film (da Dario Argento a David Cronenberg) la celebrano. Che si tratti di trompe l’oeil in opere rinascimentali, dell’ossessione di Antonio Ligabue, del funereo teschio moschicida di Damien Hirst, del gioco erotico-pop di Yoko Ono e John Lennon, di nature morte e corrotte, delle divagazioni grafiche di Luigi Serafini o dei dipinti contemporanei di Maurizio Bottoni, il dittero più fastidioso del mondo diventa la chiave per introdurci in differenti visioni artistiche, dalle oniriche alle iperrealistiche (prezioso il catalogo, edito da Franco Maria Ricci, anch’esso opera d’arte). Ulteriore suggerimento: già che ci siete, non mancate di perdervi tra i folti bambù dell’adiacente Labirinto della Masone, il più grande di questo tipo al mondo, nato da una visione congiunta di Jorge Luis Borges e Ricci.

E ora andiamo a Venezia, dove fino al 24 novembre è in corso la 60esima Biennale Arte. Il nome che ci porta in laguna è Marco Polo, celebrato per i 700 anni dalla morte. Fondazione Musei Civici lo ricorda con mostre, incontri, approfondimenti in varie sedi. A Palazzo Ducale, fino al 29 settembre, oltre 300 opere da collezioni di tutto il mondo ci fanno compiere un viaggio sulle tracce del mercante veneziano che scoprì, e reinventò, l’Oriente estremo e misterioso. L’autore del Milione è un universo: a Venezia viene ricordato anche attraverso i costumi di Enrico Sabbatini, per una celebre produzione Rai, e con corsi di calligrafia, che si terranno al Museo Correr in autunno.

Non ci si può congedare da una dimensione sempre avvolgente come quella di Venezia senza fare un salto a Palazzo Franchetti. Ospita, nell’ambito della Biennale, il progetto di Qatar Museums con le visioni di registi e videoartisti provenienti da Medio Oriente, Africa e Sud-Est asiatico. Dieci le sezioni affrontate dagli oltre 40 artisti: si va da deserti, esilio, rovine, voci di donne, con fiction e documentari che toccano varie sensibilità e mostrano un panorama di sicuri talenti. Suggestivo il titolo: Your Ghosts Are Mine, i tuoi fantasmi sono i miei. Si resta in Veneto per una mostra particolare, che fa luce su un periodo poco esplorato della nostra storia artistica. È in corso fino al 30 giugno a Vicenza, nella Basilica Palladiana, Pop/Beat. Italia 1960-1979, ideata dall’artista Roberto Floreani. Si scopre – tra opere di nomi quali Emilio Tadini, Alik Cavaliere, Mimmo Rotella, Aldo Mondino, Enrico Baj, Giosetta Fioroni, Ugo Nespolo e altri – che la stagione pop e beat italiana fu tutt’altro che pallida imitazione delle correnti americane e anglosassoni: qui, in un clima storico di grande peso, si fece vera arte, meno considerata, a livello internazionale, di quanto si dovrebbe. Importanti i lacerti di pubblicazioni beat, con fulcro sull’Antigruppo siciliano guidato da Nat Scammacca. Punti di vista originali. Hanno spazio, a Vicenza, anche con eventi e iniziative che trasformano la città in un laboratorio artistico nel nome della libertà di sognare.

Si dice, con qualche ragione, che la fotografia resterà quale linguaggio maggiore dell’arte contemporanea. A Reggio Emilia, fino al 9 giugno, è in corso il festival Fotografia Europea, con direzione artistica di Tim Clark, Walter Guadagnini e Luce Lebart. Tema è La natura ama nascondersi. Da non perdere la prima retrospettiva italiana, nelle sale di Palazzo Magnani, della fotografa americana Susan Meiselas, o le esposizioni ai Chiostri di San Pietro, con la notevole proposta di fotografie realizzate per catturare le nuvole sullo sfondo mutevole dei cieli: immagini scattate negli ultimi 150 anni da dilettanti, artisti e scienziati. Fior da fiore, non si poteva che cogliere le meraviglie di Villa Carlotta, nella Tremezzina, sul lago di Como. La fioritura di camelie, azalee e rododendri è il motivo che la rende una destinazione lacustre tra le più ambite. La villa neoclassica, dalla lunga storia che ha visto all’opera nobili e mecenati, con il parco ricco di piante esotiche. Villa Carlotta è sede di mostre ed eventi, con fitto calendario estivo. Fino al 16 giugno, è aperta Fioriture di carta, il giardino della villa nelle cartoline dell’archivio storico, da metà Novecento. I visitatori sono invitati a portare, nel caso le avessero, cartoline del parco, così da arricchire la collezione storica per le generazioni future.

A Parma c’è Contemporanea, al Palazzo del Governatore, fino al 21 luglio. Sono 115 le opere di 93 artisti, selezionate tra prestigiose collezioni private della città, in mostra per la prima volta. Si va da firme quali Duchamp, De Chirico, Picasso, Casorati, Burri, Sironi, Pistoletto: un secolo d’arte. La mostra è curata da Simona Tosini Pizzetti e prodotta da Solares Fondazione delle Arti. Appena passato il confine, ma sempre in area culturale italiana, ecco al Museo d’Arte di Mendrisio (Svizzera) la retrospettiva con sessanta opere (su carta, installazioni, sculture, stampe) di Enrico Castellani. Aperta fino al 7 luglio, permette di entrare nel mondo dell’artista, maestro di «estroflessioni ritmiche», scomparso nel 2017. Completiamo a Rimini il nostro giro per mostre di recente sbocciate. Dal 4 maggio la città di Fellini, capitale del turismo balneare, nonché carica di monumenti storici, ospita la Biennale del Disegno, alla quarta edizione. Tutta Rimini è coinvolta, c’è veramente tanto da vedere, consigliabile appuntarsi alcune mostre, e magari tornare in città, o deviare dalle spiagge in piena estate: la Biennale dura fino al 28 luglio. Le esposizioni sono 12, in varie sedi, istituzionali e private (su www.biennaledisegnorimini.it ogni informazione). Filo conduttore è «ritorno al viaggio, dal Grand Tour alla fantascienza», espresso in oltre mille disegni, dai taccuini di Felice Giani a quelli di Lorenzo Mattotti, dalle incisioni di Piranesi alle opere di Morandi, Schifano e altri artisti contemporanei.

Mostre di Primavera
Dalla mostra Your Ghosts are mine di Qatar Museums a Venezia, Palazzo Franchetti.
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Cartoline vintage in mostra a Villa Carlotta (Tremezzina, Como) per Fioriture di carta. Magnifici i colori del parco e del panorama lariano.
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Opera di Enrico Baj in mostra alla Basilica Palladiana di Vicenza per Pop/Beat Italia. 1960-1979.
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Disegno di Lorenzo Mattotti, con tema il viaggio, filo conduttore delle mostre alla Biennale del Disegno di Rimini, in varie sedi della città.
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L’ultima mosca di Luigi Serafini. Alla mostra Musca Depicta, a Fontanellato (PR), nella villa-museo di Franco Maria Ricci.
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Mario Schifano in cornice alla Biennale del Disegno di Rimini.
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Uno scatto di Susan Meiselas, in mostra a Reggio Emilia per il festival Fotografia Europea.
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