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Guns N’Roses: 40 anni di carriera con tre soli album e 10 hit (straordinarie)

Guns N’Roses: 40 anni di carriera con tre soli album e 10 hit (straordinarie)

A più di trent’anni dall’ultimo successo in classifica, la band di Axl Rose e Slash continua a sbancare il botteghino

Nel grande pantheon del rock and roll i Guns N’Roses occupano una posizione di primissimo piano. Perché sono maledettamente iconici, perché incarnano la quintessenza di un modo di vivere e stare sul palco e e perché possono puntare su una decina di canzoni (incluse due cover) che sono classici senza tempo, riconoscibili al primo ascolto da decine di milioni di rockettari sparsi su tutto il pianeta.

La storia della band ha però delle peculiarità che la distinguono da tutte le altre. Gli Aerosmith, i Kiss o gli Ac/Dc sono diventati brand inossidabili nel corso di una carriera lunga decenni, ma soprattutto grazie all’abbondanza di hit disseminate in decine di album pubblicati dagli anni Settanta ai giorni nostri.

Tutt’altra storia per i Guns che sono ancora in tour (il 12 giugno si esibiranno a Firenze), e che da quando si sono rimessi insieme (nel 2016) nella formazione originale, riempiono uno stadio dopo l’altro senza soluzione di continuità. Detto questo, la loro discografia, a differenza di quella dei colleghi sopracitati, è ben più snella e scarna. Di fatto la band di Axl Rose e Slash ha pubblicato in tutto tre veri album. Il primo e leggendario Appetite For Destruction (1987), uno dei dischi più importanti della storia del rock , e il doppio Use Your Illusion I e II (1991).

Le altre voci della discografia del gruppo sono G N’R Lies, un disco fatto di pezzi acustici e cover (tra cui Mama Kin degli Aerosmith), The Spaghetti Incident? (un album di sole cover di band come Sex Pistols, UK Subs, The Damned , Dead Boys e New York Dolls) e poi Chinese Democracy, uno degli album più controversi della storia della musica moderna, costato milioni di dollari, rimandato per anni e poi finalmente pubblicato nel 2008 come un nuovo album del gruppo, anche se di fatto della formazione originale era presente solo il cantante Axl Rose.

Fatte queste premesse, appare chiara l’anomalia del caso Guns N’Roses: gli ultimi singoli di successo del gruppo risalgono all’inizio dei Novanta (negli ultimi tempi hanno pubblicato alcuni pezzi nuovi sulle piattaforme streaming, ma niente di epocale o destinato a rimanere), eppure i live show sono sempre e comunque all’insegna del sold out. I fan accorrono per vedere ancora una volta in azione una band mitica, ma a fare la differenza sono quella decina di brani immortali, che hanno lo status di super classici oggi e lo manterranno anche tra trent’anni. Ecco quali sono:

Welcome to the jungle (1987)

Sweet Child O’Mine (1987)

Paradise City(1987)

Nightrain (1987)

Don’t cry (1991)

Civil War (1991)

Live and let die (1991, cover dei Wings)

November Rain (1991)

Patience (1989)

Knockin’ on heaven’s door (1991, cover di Bob Dylan)

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