Negli ultimi anni i concerti negli stadi degli artisti italiani hanno fatto un notevole salto di qualità che ha ridotto sensibilmente il gap con le grandi produzioni internazionali.
Sarebbe riduttivo definire solo un concerto quello che Jovanotti ha portato sabato allo stadio di Ancona, entusiasmando i 30.000 spettatori che hanno gremito la struttura,dove erano presenti anche Gianni Morandi, Valentino Rossi e Gabriele Muccino.
Un vero e proprio show, nel quale filmati,cartoni animati e musica sono strettamente correlati, che si snoda attraverso 29 brani, di cui 7 appartenenti all’album Lorenzo 2015 cc, già certificato quadruplo disco di platino.
“Avevo voglia di fare un concerto di rock’n’roll, non teatro”-sottolinea Jovanotti- All’inizio della scrittura dello spettacolo è nato il desiderio di voler realizzare un grande show per bambini di ogni età, dai 4 a 99 anni“.
Obiettivo riuscito, e il successo della prima data non fa che aumentare l’attesa per le tre serate consecutive allo stadio di San Siro, dal 25 al 27 giugno, numeri che in Italia riesce a fare solo Vasco Rossi.
Non è certo un mistero il rapporto d’amore che lega Jovanotti a Milano, città che l’ha adottato e lanciato nel panorama musicale nel 1987 quando, da dj della discoteca Veleno di Roma e di Radio Jolly Stereo, si è ritrovato catapultato a Radio Deejay e a Deejay Television sotto l’ala protettrice del talent scout Claudio Cecchetto.
E non è un caso che il cofanetto Lorenzo negli Stadi- Backup Tour 2013, composto da 2 cd e 2 dvd, sia stato registrato proprio allo Stadio di San Siro il 19 giugno del 2013, nel primo dei due concerti nello stadio milanese.
Ciò che colpisce immediatamente di Lorenzo negli Stadi 2015 è l’enorme schermo a forma di fulmine di 800 mq con definizione a 4K.“Ho scelto il fulmine -ha spiegato Lorenzo-perché è contemporaneamente il passaggio tra il cielo e la terra, energia, elettricità, rapidità, meraviglia, velocità, luce nella notte ma è anche una crepa che dichiara la nostra fragilità che, dinamica e pericolosa, dichiara uno stato di assoluta precarietà delle cose”.
Lo schermo dialoga costantemente con quello che accade sopra il palco, dove Jovanotti è accompagnato dalla sua affiatata band composta da Saturnino al basso, Riccardo Onori e Danny Bronzini alle chitarre, Franco Santarnecchi al pianoforte, Christian “Noochie” Rigano alle tastiere, Gareth Brown alla batteria, Leonardo Di Angilla alle percussioni, supportata ai fiati da Federico Pierantoni, Glauco Benedetti, Mattia Dalla Pozza e Antonello Dal Sordo.
Le luci sono curate dal canadese Andrew J Pen, che ha iniziato con Safari la sua collaborazione con Jovanotti. Il lavoro di ideazione e progettazione del tour è inziato un anno fa quando Lorenzo si è incontrato con Giancarlo Sforza della Utopia e con Giorgio Ioan della Lemon and Pepper.
Il concerto prende il via con un cortometraggio di 7 minuti scritto da Lorenzo in collaborazione con i registi Antonio Usbergo e Niccolò Celaia per Younuts Production, al quale partecipano Claudio Cecchetto, Fiorello, Carlo Conti, Filippo Timi e Ornella Muti.
Jovanotti, che indossa coloratissimi abiti firmati da Costume National e Valentino, canta e corre a perdifiato per due ore e mezza lungo la passarella che si estende per tutta la larghezza dello stadio. “Volevo dare immediatamente l’idea di movimento, di velocità, di energia e di modernità -spiega Lorenzo-e che potesse portami in diversi punti dello stadio in modo da non avere mai un centro e nemmeno un frontepalco. Abbiamo in pratica la prima fila più lunga del mondo, tutto il prato è in prima fila“.
La scaletta è un riuscito mix tra passato e presente, tra divertimento ed emozioni, con alcuni brani completamente riarrangiati per il tour e un medely tutto da ballare composto da Non mi annoio / Falla girare / La scienza, bellezza / Tanto tanto tanto. Dopo 28 brani, il concerto si è concluso con il tripudio di Ti porto via con me, dove Jova indossa la mantellina del supereroe.
In effetti, per riempire per tre serate consecutive lo stadio di San Siro, un po’ di superpoteri bisogna averli.
La scaletta
Penso positivo
Tutto acceso
Attaccami la spina
L’Alba
Una scintilla
Sabato
Il più grande spettacolo dopo il Big Bang
Bella
Stella cometa
Ora
Fango
Il mondo è tuo
Non mi annoio / Falla girare / La scienza, bellezza / Tanto tanto tanto
L’ombelico del mondo
Musica
L’estate addosso
Estate
Le tasche piene di sassi
L’astronauta
Serenata rap
Come musica
Tutto l’amore che ho
La notte dei desideri
Tensione evolutiva
Mezzogiorno
Ragazzo fortunato
Bis
A te
Gli immortali
Ti porto via con me