Un sistema di Intelligenza artificiale associato a una applicazione per lo smartphone e gli altri device. Così in autostrada si possono evitare le code del rientro estivo.
Specialmente ad agosto, fidarsi del proprio intuito per una partenza intelligente può rivelarsi un’idea stupida. E se la tecnologia mostra da tempo quanto traffico s’incontrerà in un determinato punto del proprio percorso, con i suoi ultimi sviluppi riesce ad avere una marcia in più: arriva a prevedere le potenziali code e i flussi futuri delle auto, suggerendo le deviazioni necessarie per circolare in modo fluido.Sa valutare l’impatto dei cantieri su ogni tratta, consentendo al gestore della rete di pianificare gli interventi al meglio per intasare meno le corsie.
Il merito è degli onnipresenti talenti dell’intelligenza artificiale, messa all’opera da Autostrade per l’Italia sui suoi quasi tremila chilometri di competenza, dove ogni giorno si muovono 4,6 milioni di persone su 2,7 milioni di veicoli. Il metodo è nutrirla con generosi quantitativi di dati, raccolti da 900 sensori sparsi lungo la Penisola. Hanno il compito di registrare l’effettiva presenza dei veicoli, la velocità a cui viaggiano, considerare le condizioni meteorologiche e numerosi altri parametri. Un «cervellone» riceve e digerisce tale mole di informazioni, le incrocia con le serie storiche, tira fuori verdetti decisamente più sensati di quelli che la nostra esperienza – e speranza – riescano a concepire di volta in volta.
Il sistema è integrato con l’applicazione Muovy, scaricabile gratuitamente che, tra gli altri, offre il servizio «Previsione ritardi per lavori»: grazie a oltre 10 milioni di possibili scenari calcolati ogni notte, aiuta gli automobilisti a pianificare uno spostamento con un bonus di consapevolezza. In tempi di rientri, risulta un alleato davvero utile. Autostrade, che ha previsto la rimozione dei cantieri con il maggiore impatto in questo periodo di grande afflusso, ha da poco reso operativo il nuovo Centro per il monitoraggio del traffico, degli impianti e delle infrastrutture: una sala di controllo tecnologica in funzione ogni giorno, 24 ore su 24. E con il programma sperimentale Falco, sta utilizzando droni per verificare l’andamento della circolazione dall’alto, anche nei punti privi di telecamere: «Questo sistema» commenta Roberto Tomasi, amministratore delegato dell’azienda «potrà essere utilizzato per le ispezioni su ponti e viadotti, ponendoci all’avanguardia a livello mondiale per innovazione tecnologica. L’obiettivo ultimo è arrivare a una rete digitalizzata e automatizzata che fornisca un numero sempre maggiore di informazioni puntuali e immediate a coloro che la percorrono».