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C’è un sarto nello smartphone. Le misure le prende con due foto

C’è un sarto nello smartphone. Le misure le prende con due foto

L’applicazione in grado di estrapolare i dati del corpo in automatico e usarli per realizzare camicie su misura, poi spedite a domicilio. L’esperto di stile disponibile in videochiamata, il programma per calzare virtualmente le scarpe e trovare la taglia perfetta. Tutta la tecnologia made in Italy per vivere, da casa, l’esperienza di un atelier.


Avere uno sconosciuto quasi addosso che traffica tra petto e fianchi con un metro in mano, fino ad avvicinarsi ancora e di più, a piazzarsi con il viso ad altezza collo. Entrare in un negozio e provare una scarpa dietro l’altra, ognuna già maneggiata da un numero imprecisabile di persone, fino a scoprire che le uniche taglie disponibili sono una troppo larga e l’altra troppo stretta. Più che un incubo sembra un elenco, abbastanza frustrante, delle cose da non fare in un’epoca di distanziamento obbligatorio, specie se si ha poco tempo o qualche giustificabile eccesso d’ipocondria.

In attesa di un ritorno alla normalità, perché avere un sarto o un commesso che si prende cura di noi resta un’esperienza irrinunciabile, si può chiedere aiuto alla tecnologia. Che in particolare in Italia, dove la moda viene trattata molto sul serio, sta escogitando soluzioni innovative per svecchiare riti storici, come la presa delle misure per una camicia o un abito bespoke o per vedersi addosso un capo o un accessorio e sapere, prima di comprarlo, se calza bene oppure no.

Ecco che scaricando l’applicazione Tresarti ci si può creare la camicia ideale in totale autonomia: «Il tutto avviene attraverso un processo velocissimo, che comincia con la selezione delle stoffe, tra 150 proposte di qualità della storica Canclini Tessile, incluse alcune ecosostenibili con cotone biologico o riciclato» afferma Andrea Mecacci, uno dei cinque fondatori di questa ambiziosa start-up (gli altri sono Marco Biral, Alessandro Cavinato, Giampiero Giunta e Francesco Iorio).

A quel punto, si può personalizzare ogni dettaglio, rendendo il capo adatto a qualsiasi esigenza e occasione: «Si va da un classico colletto italiano a uno più moderno alla francese, da un polsino arrotondato a uno adatto ai gemelli, fino alla possibilità di inserire le proprie iniziali. Le combinazioni complessive sono quasi 20 milioni, anche l’utente più esigente ne rimarrà colpito».

È solo l’antipasto, perché è a quel punto che lo stile si contamina con l’innovazione: non bisogna armarsi di metro (e di pazienza), ma inserire pochi dettagli come età, peso, altezza, taglia preferita di una maglietta prima di scattarsi due foto con lo smartphone. «Un tutorial» dice Mecacci «guida l’utente passo dopo passo attraverso il processo e il risultato è garantito: le misure sono prese con una precisione del 97 per cento, in modo completamente automatico. Una volta che sono state salvate nel proprio profilo, potranno essere comodamente riutilizzate per ogni acquisto successivo». Alle spalle c’è un complesso meccanismo, un sistema di elaborazione delle immagini che è stato depositato presso l’ufficio nazionale brevetti. Il risultato è una camicia prodotta a mano in Italia e consegnata in tre settimane all’indirizzo dell’utente. In tutto il mondo: «Abbiamo già ricevuto richieste da Stati Uniti, Arabia Saudita, Germania, Inghilterra e Spagna».

Altrettanto rivoluzionaria è Snapfeet, app tricolore prossima al lancio e che farà qualcosa di simile sul piano delle misure virtuali, applicandolo però all’universo delle scarpe: «Ci si potrà vedere addosso il modello che si desidera, non solo in modo statico, ma dinamico. Per esempio camminando o inquadrandosi davanti a uno specchio» spiega Natale Consonni, il Ceo di Snapfeet. C’è di più: «Tramite una scansione tridimensionale dei piedi dell’utente, gli si potrà suggerire qual è la taglia più adatta da acquistare». Andando oltre il mero numero, come il 37 o il 36.5, ma indicando il livello di comfort, se per esempio la scarpa va bene sul tallone, ma sta stretta in punta. Tutto poggia sull’intelligenza artificiale e su un lavoro di anni di un team di ingegneri. Ci sono già clienti internazionali interessati, a cominciare da un noto brand tedesco che al momento non è possibile rivelare.

Snapfeet, a quanto pare, è parecchio efficace: nelle sperimentazioni negli acquisti online ha ridotto la necessità dei resi del 95 per cento. Chi comprava, era felice della sua scelta: gli stava a pennello. E se la teneva. Ma l’utilità dell’applicazione non sarà limitata alla galassia dell’e-commerce, non diventerà l’ennesima mannaia che si abbatte sui negozi su strada. Piuttosto, saprà adattarsi a quel contesto: «Ci si prova col telefonino un vasto numero di modelli subito disponibili, ci si fa portare dal commesso la taglia giusta di quello preferito e lo si va a pagare. Saremo il vero contactless delle scarpe».

C’è un sarto nello smartphone. Le misure le prende con due foto
Lanieri
Lanieri

Sempre nella scia dell’assenza dei contatti fisici, anzi di una loro sublimazione, si pone l’iniziativa di Lanieri.com, sito da cui si possono ordinare, e personalizzare nei dettagli, abiti su misura per uomo, camicie, maglioni e cravatte. Chi non vuole o non riesce a recarsi in uno dei negozi del brand sparsi tra Italia, Francia, Belgio e Svizzera, può richiedere un appuntamento in videochiamata con uno «style advisor», un consulente che aiuta a selezionare i capi più adatti. «Siamo ben oltre i confini del servizio clienti. Non è come scrivere una mail e ricevere una risposta, ma un modo inedito per avvicinarci all’utente» riassume Simone Maggi, Ceo e cofondatore della piattaforma. L’incontro con il sarto digitale non è disponibile solo in italiano, ma anche in francese e in inglese. «E sta funzionando davvero bene» conferma Maggi: «Ci sono persone che ci hanno letteralmente fatto entrare nel loro armadio, ci hanno mostrato con la fotocamera del telefono i look prediletti per ricevere i consigli giusti su come vestirsi. In passato si andava in boutique con addosso il proprio pantalone preferito per scegliere una giacca in tinta, ora si fa di meglio attraverso lo smartphone. È decisamente più rapido e comodo».

L’elemento comune di tutte le soluzioni raccontate fin qui, è bene ribadirlo, è che non arrivano da colossi d’Oltreoceano, ma sono state sviluppate nel nostro Paese, dunque hanno una ricaduta diretta sull’economia nazionale. Lo stesso discorso vale per Apposta.com, dove è possibile personalizzare la propria camicia per ottenere la vestibilità migliore. Si può optare per una taglia standard o creare un profilo di misure, che qui non vengono rilevate in automatico: per prenderle, si legge sul sito ufficiale, «servirà l’aiuto di una seconda persona e sarà più semplice utilizzando un normale metro morbido». Affidando l’incarico a un partner anziché a un sarto sconosciuto, si vivrà una forma di avvicinamento sociale che potrebbe rivelarsi un’esperienza molto piacevole.

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