Intellettuale finissimo, amico di pittori, musicisti, letterati, aristocratici e collezionista d’arte fra i più importanti al mondo, Luigi Magnani (1906-1984) fece della sua «casa – museo» di Traversetolo, la cosiddetta «Villa dei Capolavori», un vero Pantheon dei grandi artisti di ogni epoca, un tempio che si andò animando lentamente con l’acquisizione di dipinti e arredi unici: una collezione straordinaria, che spazia da Francisco Goya (e già la grande tela, La famiglia dell’infante don Luis, da sola, varrebbe il viaggio a Traversetolo …) a Giorgio Morandi, passando per Tiziano e Filippo Lippi, Paul Cézanne e Filippo de Pisis, Renoir e Antonio Canova, in mostra permanente nei saloni storici della Villa.
A questa collezione permanente, sino al 13 dicembre 2020, si affianca una mostra – curata da Stefano Roffi e Mauro Carrera – di ben cento magnifiche opere provenienti da celebri musei e prestigiose collezioni.
L’esposizione, che vuole essere un omaggio della Fondazione Magnani Rocca al suo Fondatore, si intitola «Luigi Magnani. L’ultimo Romantico» e raccoglie, in una sorta di mostra ideale, tutte quelle opere che Luigi Magnani, per i più svariati motivi, non riuscì ad acquistare: una su tutte, la gigantesca tela raffigurante «Il cavaliere in rosa», noto dipinto realizzato nel 1560 da Giovan Battista Moroni e solitamente conservato a Palazzo Moroni di Bergamo. Un’opera dallo straordinario impatto visivo, che introduce agli altri tesori in mostra
La mostra, dove e quando
L’ultimo romantico. Luigi Magnani il signore della Villa dei Capolavori
Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Dal 12 settembre al 13 dicembre 2020.
Per informazioni, www.magnanirocca.it









