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Vacanze da James Bond

Vacanze da James Bond

Un libro racconta l’agente segreto 007 come fosse un moderno «Travel influencer», vero viaggiatore, mai banale turista. Sempre in avanscoperta nei luoghi che hanno fatto e faranno tendenza. Ecco i più famosi e in che film li abbiamo visti.


Nessuna agenzia di promozione turistica è stata mai efficace quanto i film di 007. Fin dagli esordi, nel 1962, l’agente segreto creato da Ian Fleming ha presentato al suo pubblico alcuni dei luoghi più belli e spettacolari del mondo. D’altra parte il turismo d’élite è uno dei pilastri su cui si basa la saga, insieme alle Bond girl, ai gadget tecnologici ideati da Q, e ai covi dei cattivi che combinano cemento armato, natura e pezzi da museo.

Nella cinegeografia bondiana la parte del leone la fanno i luoghi esotici: nel primo film della serie, Licenza di uccidere, era di scena la Giamaica, di lì a poco, in Thunderball, sarebbe stata la volta delle Bahamas, in Vivi e lascia morire si tornava nei Caraibi, con l’isola di San Monique, e poi, nell’Uomo dalla pistola d’oro si volava in Thailandia, nell’isola di Scaramanga, ribattezzata dal turismo «James Bond Island». Ma non è solo questione di alberghi da sogno e di spiagge baciate dal sole. C’è anche ampio spazio per la storia, per i complessi monumentali e per gli eventi che andrebbero visti almeno una volta nella vita, come Luxor e le piramidi di Giza, il Pan di Zucchero a Rio de Janeiro, il carnevale a Città del Messico. Esotismo, storia, ma anche luoghi da scoprire con calma, da veri intenditori, come l’antica cisterna sotterranea di Istanbul, tra i set di Dalla Russia con amore, dove sono presenti pure le città dell’ex Jugoslavia, appena evocate dalle tappe nelle stazioni grige e cupe, le meteore in Grecia in Solo per i tuoi occhi, i sassi di Matera di No time to die, Udaipur in Octopussy, e la Tangeri accecante di Spectre. Insomma, si guarda un film di Bond come si sfoglia una rivista di viaggi. Segui l’avventura e intanto ti fai un’idea per la prossima vacanza.

Spesso i film di 007 hanno anticipato le tendenze, proponendo luoghi che non erano ancora appannaggio del turismo di massa. Qualche esempio? All’inizio degli anni Settanta Vivi e lascia morire rilancia New Orleans, nei primi Novanta Goldeneye propone San Pietroburgo, nel 2002 è la volta di Cuba ne La morte può attendere, e nel 2012 Bond è a Shanghai in Skyfall. Tutte mete turistiche che di lì a poco sarebbero diventate alla moda. Le location dei film di 007 sono il punto focale di James Bond Destinations, un libro da leggere come un saggio di cinema e da consultare come un atlante fashion, scritto da Daniel Pembrey e pubblicato dall’editore parigino Assouline (pp. 328, 120 euro). Cosa rende una destinazione di James Bond «bondiana»? Se lo chiede Pembrey, che è giornalista, autore di romanzi polizieschi, e ovviamente grande appassionato del mondo di 007. «Le location non sono solo belle e glamour. Sono luoghi che si prestano alle fantasie, quelle che anche noi desideriamo esplorare, pur sapendo nei nostri cuori che non potremo mai farlo proprio come 007».

Sono quindi destinazioni da sogno, che soprattutto negli anni Sessanta e Settanta venivano scoperte in anteprima nei film dell’agente segreto, che è a tutti gli effetti un travel influencer sempre in avanscoperta nei luoghi che faranno tendenza. E dato che non può e non deve deludere mai, Bond è un viaggiatore che non si accontenta delle grandi attrazioni, ma che cerca sempre qualcosa di più, deciso a scovare la vera anima dei luoghi che frequenta. «Bond è sempre un viaggiatore, ma mai un turista, anche se a volte fa finta di esserlo», nota Pembrey. «Si muove come una persona del posto completamente a suo agio in quei luoghi esotici». Col tempo la geografia bondiana si è arricchita, fino a diventare una sorta di guida per viaggi d’autore. «Bond è diventato il fidato concierge dello spettatore per una serie sempre più ampia di destinazioni» aggiunge Pembrey. «Nella prima metà degli anni Sessanta i viaggi internazionali erano relativamente rari. I film di Bond non solo stimolarono il pubblico a sognare luoghi emozionanti e glamour, ma suggerirono un progetto, spaziando dal Fontainebleau Miami Beach Hotel che si vede all’inizio di Goldfinger, all’elegante Palacio Estoril sulla riviera portoghese, in Al servizio segreto di Sua Maestà».

In 60 anni la saga di Bond ha contrappuntato la storia dei viaggi nel XX e XXI secolo, e si è distinta per la qualità delle proposte. E così il cineturismo con licenza di anticipare le mode ha un seguito sempre più vasto. Nel web ci sono varie classifiche dei luoghi più belli dei film di 007, che di questi tempi è più che mai in voga, anche grazie al reality Road to a Million, disponibile su Amazon Prime, dove i partecipanti si cimentano con sfide in stile Bond. Per il sito Hunting Bond al primo posto tra le location più iconiche c’è Ocho Rios in Giamaica, seguito dal Furka Pass in Svizzera e dalla James Bond Island a Phang Nga Bay, in Thailandia. Secondo Marco Donna, esperto del mondo di Bond, autore di James Bond, Missione Italia. Guida alle location italiane di No Time to Die e Spectre, «anche l’Italia è una destinazione importante nella saga di 007. Il primo luogo emblematico che mi viene in mente è Venezia, città delle spie per antonomasia. Amo molto anche le scene a Cortina d’Ampezzo e sono affezionato alla Civita Lucana, cioè quella città di fantasia in cui si svolgono le scene italiane di No Time To Die, che nella realtà comprende un insieme di Gravina in Puglia, Matera e Sapri. E poi, per gli amanti del cineturismo, come non citare la mitica Villa del Balbianello, sul Lago di Como, che, oltre a vedersi in Casino Royale, è anche teatro per uno Star Wars». In Europa ci sono luoghi iconici, che ogni cultore di 007 dovrebbe vedere. Tra questi, come aggiunge Marco Donna, «Punta Schilthorn, la vetta che sovrasta Mürren, in Svizzera. Sulla cima della montagna si trova il Piz Gloria, il ristorante panoramico costruito durante le riprese di Al servizio segreto di Sua Maestà, che è meta di numerosi appassionati. Un’emozione simile, all’Ice-Q, il bar in vetta al Gaislachkogel, che sovrasta Soelden in Austria, che è teatro di scene di Spectre». No, per Bond Il mondo non basta

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