Voglia di avventura o di vivere esperienze su misura, la ricerca del benessere e di connessioni autentiche. Shannon Knapp di The Leading Hotels of the World svela i nuovi valori che rendono lussuosa una vacanza.
Non siamo più i vacanzieri di una volta, spesso pigri e altrettanto risparmiosi: «Stiamo diventando sempre più avventurosi. E siamo disposti a investire, a spendere, a patto di vivere un’esperienza speciale». A raccontarlo a Panorama è un’autorità in materia di ospitalità, Shannon Knapp: da quattro anni ricopre il ruolo di presidente e ceo di The Leading Hotels of the World, la più quotata collezione di alberghi di lusso indipendenti al mondo. Una mappa di oltre 400 indirizzi esclusivi in oltre 80 Paesi. L’Italia si è ritagliata un ruolo da protagonista, con una settantina di strutture e due nuovi membri a infoltire la già abbondante presenza tricolore: Santavenere a Maratea, sulla costa lucana, con giusto 34 camere arredate con mobili d’epoca del XVIII e XIX secolo; Violino d’Oro a Venezia, l’ultimo glorioso arrivato in Laguna, che custodisce una generosa collezione di opere d’arte. «I viaggiatori contemporanei» riflette Knapp «si spostano per trovare uno scopo. Può essere una connessione con le culture locali, il fatto di privilegiare atteggiamenti ecosostenibili o il ritrovarsi in hotel davvero unici».
Concentriamoci sull’ultimo aspetto: cosa fa spiccare un albergo oggi? Come esce dalla trappola dello standard, per quanto di livello?
Creando e mantenendo una coerenza con la destinazione in cui si trova. Al J.K. Place Roma, per citare un caso, si può approfondire l’artigianalità dei mosaici assieme a un maestro molto preparato, prima di esplorare l’intricata tela di capolavori della Capitale durante una visita guidata.
Un altro esempio?
Il Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento, dove gli ospiti possono gustare aperitivi privati con la famiglia fondatrice della struttura, immergendosi nella ricca storia dell’hotel.
Scrutiamo il futuro prossimo. Quali saranno le mete preferite dagli italiani per il Natale all’orizzonte?
Analizzando le prenotazioni, si nota una predominanza di quelle domestiche. Gli italiani hanno una grande varietà di opzioni, dal Lago di Como fino alla Puglia: penso a Borgo Egnazia, che ha accolto di recente la nostra convention annuale. Abbiamo visto che la Toscana è parecchio popolare, tanto per una gita urbana fiorentina a Villa Cora, quanto per una fuga di benessere alle Terme di Saturnia.
Ha citato città, mare, campagna. E la classica montagna, vista la stagione?
È immancabile. Gli eccezionali dintorni delle Dolomiti sono al secondo posto nelle prenotazioni degli italiani. Merita una menzione l’Alpina Dolomites, un lodge costruito con standard ecosostenibili. Chi invece preferisce l’estero, sceglie la vicina Svizzera o la Spagna.
Spostiamo lo sguardo in avanti: quali saranno le principali tendenze del 2024?
Il «wellness travel» sta prendendo il centro della scena: i viaggiatori odierni si focalizzano sull’aumentare il loro benessere mentale, fisico ed emotivo. È la priorità per il 73 per cento delle persone, non solo tra gli adulti. Il 60 per cento di Millennials e Gen-Z cerca alberghi che s’inseriscono in questo filone.
Sta suggerendo che il lusso non è più una prerogativa di una clientela matura?
È un’attrattiva per tutte le età, uno strumento in grado di elevare la qualità delle vacanze in famiglia. Mi viene in mente il Forte Village, in Sardegna, che provvede a un vasto ventaglio di svaghi per i ragazzi o l’Hôtel Barrière Le Majestic, a Cannes, che ha a cuore la creatività dei bambini, al punto di aiutarli a dirigere il loro primo film.
È chiaro che l’inventiva nelle proposte faccia la differenza. Che altro?
La personalizzazione. La sensazione di sentirsi eccezionali, di ricevere un’accoglienza studiata su misura. Gli hotel indipendenti, come quelli nella nostra collezione, sono ben posizionati da questo punto di vista.
Cosa si sono inventati? Scelga un caso, ci faccia sognare.
Il Bürgenstock Hotel & Alpine Spa, in Svizzera, dà modo ai membri del nostro programma Leaders Club di realizzare un orologio da zero. La giornata inizia con un giro panoramico in elicottero fino a un laboratorio dove si progetta il proprio segnatempo con un maestro artigiano.
E per i cultori della buona tavola?
Penso al Palais Coburg Residenz, in Austria, che dà agli ospiti la possibilità di essere chef per un giorno nel suo ristorante con due stelle Michelin, offrendo un’esperienza culinaria unica, da dietro le quinte.
In questi anni ha capito come si accontentano gli incontentabili, i clienti più esigenti?
Con suite iconiche ispirate a figure leggendarie, come la Coco Chanel al Ritz Paris. O con rifugi in destinazioni remote, senza l’ombra di folle, come Thanda Island, un’isola privata in Tanzania, o Villa Nai 3.3 in Croazia, affacciata sull’Adriatico. Il vero lusso è il privilegio di scappare via da tutto.