Tesla: cosa significa per il futuro dell’azienda l’addio al board di Elon Musk
I cambi nel cda controbilanciano la leadership del fondatore, ma la sfida si gioca sui numeri
L’accordo extragiudiziale raggiunto con la Sec pochi giorni fa prevede la cessione della carica di presidente da parte di Elon Musk e la nomina entro 45 giorni di due membri del consiglio di amministrazione indipendenti, oltra al pagamento di 40 milioni di dollari di multa, venti addebitati al fondatore e venti alla società. Per Musk e Tesla si apre una nuova fase. Il fondatore, infatti, mantiene il ruolo di amministratore delegato e non potrà essere rieletto chairman per i prossimi tre anni. Le sue comunicazioni, secondo quanto previso l’accordo, saranno sottoposte al vaglio di un avvocato appositamente ingaggiato. Ma in gioco ci sono altre variabili.
Ulteriori azioni legali
Tanto per cominciare, il Dipartimento di Giustizia ha aperto un’inchiesta penale relativa al tweet del 7 di agosto con Musk cui annunciava la possibilità di un delisting per la cessione delle quote al fondo sovrano saudita Pif per 420 dollari ad azione. A loro volta, alcuni azionisti hanno avviato azioni legali per le perdite collegate a quella considerano una manipolazione del mercato. L’accordo siglato fra la Sec e Musk, inoltre, potrebbe rappresentare una prova a favore delle cause intentate a Musk. E questa è una cattiva notizia, perché le richieste degli investitori potrebbero comportare sostanziali liquidazioni in denaro o azioni che finirebbero col diluire la quota del 19% di Musk e la sua influenza sul board.
Nuovi appuntamenti in agenda
Sul tavolo restano i ritardi produttivi nella consegna del Model3 che continuano a gravare sui conti dell’azienda. Gli investitori, spiega Bloomberg, aspettano conferma sugli obiettivi produttivi e di consegna per il terzo trimestre dell’anno che dovrebbero essere annunciati nelle prossime ore. Per fine mese, inoltre, l’azienda presenterà i dati della trimestrale. In una mail inviata ai dipendenti, riferisce il Telegraph, Musk ha dichiarato che l’azienda sia molto prossima all’attivo e che “questo dovrebbe smentire i pessimisti”. In calendario, inoltre, ci son altre due scadenze importanti: due maxi bond convertibili da ripagare a novembre e a marzo rispettivamente per 230 milionie 920 milioni di dollari.
La forza di Musk
Con 22,7 milioni di follower su Twitter, Musk continua a essere considerato un visionario e, nonostante i problemi delle ultime settimane, mantiene la fiducia degli investitori che sono disposti a dargli ancora tempo. Come hanno osservato alcuni analisti intervistati da Cnbc, l’arrivo di figure indipendenti nel cda è un’opportunità per imprimere un miglioramento alla cultura aziendale. Quello che è certo che è che la partenza di Musk da Tesla non è né imminente né scontata. Se Tesla dovesse assicurarsi i fondi per prendere il controllo della società, Musk potrebbe sfuggire al controllo della Sec, perché sottolinea Cnn, può impedirgli di ricoprire ruoli di leadership soltanto in società quotate in borsa.
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