Tina Turner compie 80 anni: le due vite di un'icona senza tempo
Trionfi, riconoscimenti, drammi familiari, problemi di salute: la vera storia della più grande performer di sempre
Tina Turner non è solo un'eccezionale vocalist. Tina è una donna che ha vissuto almeno due vite alternando trionfi e drammi personali in un'altalena di adrenalina, dolori e successi straordinari. Oggi festeggiamo gli 80 anni di una regina della musica black e del pop, nata a Nutbush il 26 novembre 1939 e registrata all'anagrafe come Anna Mae Bullock.
Una voce pazzesca quella della Turner abbinata ad una capacità straordinaria di stare sul palco. Non a caso, per molti, è la più grande performer di sempre.
A dieci anni, Tina canta nel coro della chiesa della sua città, dove il padre, Richard, è pastore. Nel 1956 i genitori si separano; Anna Mae e la sorella Alline si trasferiscono a St. Louis. Qui incontra il musicista Ike Turner. Il primo turning point della sua vita: con Ike Turner, arriva il successo grazie a canzoni immortali come "Proud Mary", "Nutbush City Limits" e "River Deep Mountain High". Eppure, la vita di Tina è un incubo a causa del carattere violento e minaccioso di Ike. Quando Tina decide di fuggire da lui, lo fa senza portare nulla con sè, se non la l'irresistibile voglia di ricomonciare da zero.
Senza Turner accanto nella vita e nella carriera, la Turner sbanca letteralmente le classifiche con il remake di di Let's Stay Together di Al Green, Private Dancer, What's Love Got To Do With It, The Best. In tutto oltre 200 milioni di dischi venduti, concerti sold out ovunque, 11 Grammy e riconoscimenti a pioggia (tra cui l'ammissione nella Rock and Roll Hall of Fame) e poi ancora i ruoli al cinema come l'indimenticabile Acid Queen in Tommy degli Who e Aunty Entity in Mad Max, nella cui colonna sonora è presente uno dei suoi brani più famosi: We Don't Need Another Hero.
Un numero impressionante di trionfi ma anche di drammi personali come il suicidio, nel 2018, del figlio Craig Raymond avuto a 18 anni. E poi, i mille problemi di salute a cominciare da un infarto nel 2013 e un trapianto di rene nel 2017. Niente è stato facile nella vita di Tina, ma oggi è un giorno di festa per lei e per i suoi milioni di fan sparsi nel mondo. Che sicuramente trovaranno una manciata di minuti per riascoltare il più classico dei suoi album:Private Dancer.