TsunamiJ: sono portata per suonare molto più di tanti uomini
Fra le mie preferite delle 100 dj iniziali iscritte al concorso c’era anche TsunamiJ, che caso vuole sia rientrata fra le 10 finaliste. Ecco a voi una SheCanDj. Da dove arriva il tuo nome d’arte? TSUNAMI deriva dall’incubo ricorrente che …Leggi tutto
Fra le mie preferite delle 100 dj iniziali iscritte al concorso c’era anche TsunamiJ, che caso vuole sia rientrata fra le 10 finaliste. Ecco a voi una SheCanDj.
Da dove arriva il tuo nome d’arte?
TSUNAMI deriva dall’incubo ricorrente che ho da quando sono piccola: il maremoto! Ho voluto esorcizzare questa mia personale fobia associandola ad una della cose che più mi fa sentire viva: far ballare la gente, la musica. Un TSUNAMI di onde sonore!
J è l’iniziale del mio nome JENNY.
Un produttore o dj che stimi professionalmente su tutti e perché?
La scelta e’ difficile, ma i 2ManyDj sono gli artisti che professionalmente stimo di più: i carismatici fratelli fondatori dei SoulWax che oltre ad essere degli straordinari musicisti mi affascinano soprattutto per la loro poliedrica cultura musicale. La loro performace oltre ad essere curatissima nella scelta dei brani, offre uno spettacolo visivo indimenticabile.
Sia durante i live, ma soprattutto sulla loro radio on line RADIOSOULWAX, questi signori trasmettono al pubblico, in modo geniale, tutto il loro immenso e caleidoscopico sapere musicale, un fiume in piena di cover che si animano e mixano a tempo di musica, hanno una capacità comunicativa straordinaria, sono artisti nel senso più completo del termine!
Dove hai imparato a suonare?
Dal primo anno di università a Bologna, nella seconda metà degli anni 90. Ho cominciato a frequentare (successivamente anche organizzare) i party underground d’Italia e mezza Europa, innamorandomi della musica elettronica e lasciandomi affascinare da tutto ciò che facevano i ragazzi per far partire la festa: cavi, amplificatori, monta e smonta, installazioni, mixer regia, finali e soprattutto la consolle e suonare! Ma allora non era semplice come ora, grazie all’avvento della tecnologia e di internet approcciarsi a questo mondo soprattutto in termini di costi per la strumentazione.
Nel 2005 mi sono trasferita stabilmente a Lecce, nella mia terra natia, il Salento, con il mio compagno produttore del periodo, Marco che nella spesa per completare il suo studio ha ben pensato di includere anche un paio di piatti. Una volta avuti dentro casa non sono più riuscita a separarmene e lui, con il suo orecchio da musicista, una delle prime volte che stavo lì a provare m’ha detto: ” Caspita! Sei portata per suonare molto più di tanti uomini!”
Ed io che di tanti uomini dj sono sempre stata circondata, dato che come hobby avevo quello di collaborare alla produzione di eventi, quanta fatica ho fatto per trovare uno slot e far sentire quello di cui ero capace! Invece nel 2009 ho cominciato con le aperture per piccoli club, qualche festival, ed ogni volta il pubblico sempre di più in visibilio mi faceva venire la pelle d’oca.
Poi la vita che ti riserva sempre delle amare sorprese ( un incidente stradale si e’ portato via Marco, PHUNKSTEIN, il fondatore dei DISCO SPLATTERS, duo con cui suono spesso) ti insegna anche a trovare l’alba dentro l’imbrunire. Lui poco prima dell’incidente stava per realizzare il suo sogno di uscire su vinile, così mi sono messa in testa l’idea fissa che quel sogno doveva diventare realtà. Con altri amici abbiamo fondato la PHUNSTEIN’S FAMILY e abbiamo organizzato una serie di eventi per finanziare il progetto, e da lì a due anni il mio hobby di dj si e’ trasformato in lavoro. Evidentemente aveva ragione Marco, sono portata per suonare molto più di tanti uomini!
E’ più importante la tecnica o il talento?
Entrambi.
A meno che non si stia parlando di Mozart, lo studio e l’applicazione metodica sono fondamentali per sviluppare e migliorare una predisposizione innata alla musica.
D’altro canto chiunque può impegnarsi e applicarsi quanto vuole, ma se di base non ha attitudine, gusto musicale e, a parer mio, carisma e notevole capacità di comunicazione con il pubblico, può lasciare nel cassetto il sogno di diventare un affermato Dj e produttore.
Hai più paura della giuria o delle tue avversarie?
Non conosco bene artisticamente le altre Dj, da quello che ho ascoltato ci sono validissime avversarie, donne che sanno il fatto loro.
Il parere del pubblico ha indubbiamente il suo valore: gli applausi e i complimenti durante e dopo un set sono decisamente una delle emozioni più belle che ti regala questo mestiere!
Ma io credo anche che riuscire ad essere apprezzati soprattutto da chi ha le competenze tecniche per farlo sia una bella ed ardua sfida, che se vinta e’ una notevole conferma.
Forse mi incuriosisce di più il confronto con la giuria.
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