Twitter prova a diventare come Facebook, ma rischia di perdere tutto
Matt Petronzio / Mashable
Tecnologia

Twitter prova a diventare come Facebook, ma rischia di perdere tutto

I deludenti risultati dell'ultimo trimestre hanno messo Twitter sul chi vive. Spunta un nuovo restyling che stravolge l'impostazione a scorrimento verticale tipica di Twitter, introducendo elementi che ricordano Facebook e il suo Paper. Gli utenti cominciano a preoccuparsi

Agli utenti più navigati la cosa non piacerà, ma a quanto pare a Twitter stanno pensando seriamente di stravolgere l’impostazione che ha reso la piattaforma celebre. No, non stiamo parlando di limare la grafica, o di spostare qualche bottone, stiamo parlando di abbandonare la disposizione a scorrimento verticale dei tweet per inaugurare un’interfaccia più distribuita, che a colpo d’occhio pare un’elegante via di mezzo tra Facebook e Pinterest.

La prima cosa che si nota, guardando l’immagine resa pubblica da Matt Petronzio di Mashable, è la pagina profilo, che sembra ricalcare l’impostazione foto+cover che già contraddistingue Facebook e Google+, ma è sufficiente soffermarsi qualche istante per comprendere quale sia il vero punto di svolta: i contenuti della pagina profilo sono stati riarrangiati in modo da poterne presentare di più in una singola schermata.

Questo vale, come già anticipato, per la disposizione dei tweet e dei retweet, che passa da verticale a distribuita (con un’organizzazione a tiles che ricorda Paper e in parte Pinterest); ma vale anche per qualsiasi altro tipo di informazione, che ora viene servita in punta di forchetta all’utente. Date un’occhiata alla striscia di tab orizzontale sotto l’immagine di copertina, oltre ai tre statuari (Tweet, Following, Follower) ne appaiono due nuovi: Photos/Videos e Favorites.

La scelta di dare più spazio a foto e video non è casuale, ed entra in risonanza con quella di presentare un maggior numero di tweet a schermo. L’obbiettivo evidente è quello di dare maggiore longevità ai singoli contenuti e fare in modo che rimangano in circolo il più a lungo possibile, così che possano creare maggior coinvolgimento e, in sostanza, dare nuova linfa a una piattaforma che comincia a dare i primi segni di appassimento.

È passata solo una settimana da quanto Twitter ha registrato un inatteso, pesante tonfo in borsa, scatenato dai dati relativi al coinvolgimento dell’utenza nell’ultimo trimestre del 2014. Se da un lato Twitter è una compagnia profittevole, capace di aumentare il suo bacino d’utenza del 30% su base annua, nell’ultimo trimestre i nuovi utenti attratti dalla piattaforma non superavano il 3,9%.

Un dato che inserito nel contesto non è così preoccupante, ma è stato comunque sufficiente per mettere in allarme Dick Costolo e seminare ansia ai piani alti di Twitter. Il nuovo redesign (ancora in fase di test) arriva a nemmeno un mese di distanza dall’ultima mano di bianco . L’impressione è che gli executive di Twitter vivano nel terrore di perdere la presa sugli utenti, soprattutto ora che Facebook sembra averne indovinata una con il nuovo Paper. Non è un caso infatti se la nuova interfaccia tende a dare maggiore spazio alle interazioni tra gli utenti , quasi Twitter dovesse diventare un’alternativa alle chat e ai servizi di messaggistica.

Comunque sia, a Twitter dovrebbero tener presente che rincorrere Facebook non ha mai portato nulla di buono (ricordate i primi tempi di Google+, vero?), e che se fino ad ora la piattaforma ha tenuto botta nella tempesta è anche e soprattutto perché è riuscita a fidelizzare un’utenza pericolosamente allergica alle scorciatoie e al ricettacolo di contenuti spazzatura che ammorba altri social network. A volte, conviene chiudere un orecchio alle richieste degli azionisti e occuparsi di non perdere per strada lo zoccolo duro degli utenti più attivi.

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Fabio Deotto