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Un libro sugli scacchi pieno di colpi di scena

"Pessima mossa, maestro Petrosi" è un giallo di Paolo Fiorelli che tra mosse e tecnicismi da professionisti racconta un thriller intrigante e avvincente

Non capite nulla di scacchi? Di più, li ritenete un passatempo noioso riservato a goffi uomini di mezza età con barba a pizzetto, occhialini al naso, sempre pronti a obiettare su tutto e tutti?

Ottimo. Questo libro fa al caso vostro. Probabilmente non vi farà cambiare idea sugli scacchi, ma vi racconterà questo mondo sfaccettato e tutt’altro che noioso. E vi appassionerà: "Pessima mossa, maestro Petrosi" è un giallo avvincente che ruota intorno alle 64 caselle bianche e nere della scacchiera.

Non fatevi spaventare da alcuni tecnicismi. Se è vero che l’apertura Larsen o il gambetto di Budapest possono essere passaggi troppo criptici per noi profani e anche difficili da visualizzare sulla scacchiera, sappiate che cavalli e alfieri, pedoni e regine non sono gli unici protagonisti di questo thriller intrigante che dall’immaginaria provincia italiana raggiunge le luci della Costa azzurra fino a Cannes, sede di un torneo internazionale.

Tra campioni di scacchi e giovani avvenenti allieve, falsari e trafficanti d’arte, una madre ingombrante e un figlio smodatamente ambizioso e irriconoscente, Achille Petrosi riesce a giocare una partita alquanto intricata e a dare scacco matto all’assassino. Con colpi d’artista e mosse da campione della scacchiera.

Marcel Duchamp diceva che "se è vero che non tutti gli artisti sono scacchisti, tutti gli scacchisti, senza eccezione, sono artisti". In questo caso, scrittori.

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Paolo Fiorelli
Pessima mossa, maestro Petrosi
Sperling & Kupfer
324 pagine
17,90 euro

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Gigi Radice