Australia da scoprire
A Milano, una mostra in corso Vittorio Emanuele, mostra 28 dei panorami più belli del Paese. Per chi invece, pensa di volare dall'altra parte del mondo, imperdibile lo spettacolo di droni realizzato da Voyages indigenous tourism Australia che unisce tradizione e modernità
Un canguro in riva al mare. La grande barriera corallina ripresa dall’alto. Le spettacolari Jim Jim falls. Ecco alcune delle 28 immagini esposte lungo corso Vittorio Emanuele a Milano fino al 31 maggio per la mostra Come and Say G'day, dedicata alle bellezze dell’Australia,che propone le icone più conosciute del Paese, dall'Opera house di Sydney, a Uluru nel Red centre, alla fauna selvatica endemica, alle spiagge assolate, alla barriera corallina e alla cultura vivente più antica al mondo delle popolazioni aborigene e degli abitanti delle isole dello Stretto di Torres. Come ha spiegato Eva Seller, continental Europe regional general manager di Tourism Australia, l’esposizione è stata progettata per ispirare e stimolare gli italiani a prenotare la loro prossima avventura in Australia. "A meno di 100 giorni dall'inizio della Fifa women’s world cup down under a luglio, la mostra è un ottimo modo per mostrare la vasta e ricca offerta della destinazione e le sorprendenti esperienze che l'Australia può offrire". "I visitatori della mostra all'aperto non solo conosceranno gli iconici luoghi da visitare, ma potranno approfondire l’offerta della destinazione grazie ai Qr code presenti nelle didascalie di ogni foto”.
Come and Say G'day, parte della campagna globale di Tourism Australia che vede come protagonista Ruby, un canguro souvenir, è affiancata da un murales realizzato con vernici sostenibili dallo street artist Etsom (Alessandro Corti) in corso Garibaldi 81, visibile fino a fine mese. La scelta del murales è stata ispirata dalla pittoresca street art australiana che caratterizza ogni città in Australia, come le iconiche lane aways di Melbourne dove ogni muro è decorato da artisti di strada.
E chi sta programmando un viaggio in Australia non può perdere il nuovo spettacolo nel deserto davanti ad Ayers rock (Uluru nella lingua aborigena) ideato da Voyages indigenous tourism Australia che combina l'antica narrazione Anangu con la più moderna tecnologia di proiezione di droni, laser e luci: Wintjiri Wiru - che nella lingua locale degli Anangu indica una “meravigliosa vista all'orizzonte" - fa rivivere un capitolo della storia ancestrale della comunità locale dei Mala, situati tra Kaltukatjara (Docker River) e Uluru. L'antica storia è rivelata da più di 1.100 droni luminosi che si alzano in volo ogni notte per raccontare e proiettare nel cielo le immagini. Grazie a una perfetta coreografia e all'arte visiva, i droni raffigurano la storia dei Mala, accompagnati da una narrazione in lingua aborigena e da una colonna sonora fatta di canti tradizionali realizzata dai membri della comunità locale Anangu. Lo spettacolo è visibile con due formule (www.ayersrockresort.com.au): con una cena curata dallo chef aborigeno lo chef aborigeno Mark Olive al tramonto o solo spettacolo con stuzzichini e gelati.