aeroporto
Viaggi

In Oriente l’aeroporto è un’attrazione

Creati da archistar, gli scali sono di per sé un luogo da visitare e in cui sostare per relax e divertimento. Mentre in Europa...

Gli aeroporti non sono solo un punto di partenza o di arrivo. Possono diventare una delle tappe più entusiasmanti del proprio viaggio. Tante strutture, in tutto il mondo, sono parte dell’attrazione del luogo grazie alla firma di celebri archistar, a negozi di lusso, ristoranti stellati, giardini esotici, centri benessere, cinema e perfino gallerie d’arte. Il boom del turismo, ha accelerato la competizione tra gli aeroporti che non è solo la ricerca di soluzioni tecnologiche per rendere più agevole lo scalo, ma una gara per offrire il massimo del piacere estetico unito all’utile. L’infrastruttura è diventata, specie in Oriente, lo specchio del potere economico di una città. Quindi perché stupirsi se Dubai ha deciso di investire ben 35 miliardi di dollari nell’ampliamento dell’Al Maktoum, attualmente secondo scalo ma destinato a diventare il primo del Paese e il più costoso al mondo. Una volta ultimato, infatti, potrà gestire 260 milioni di passeggeri, con una dimensione cinque volte maggiore di quello principale, il Dubai International, che l’anno scorso ha superato gli 87 milioni di passeggeri, mantenendo il record di scalo internazionale più trafficato al mondo per il decimo anno consecutivo. D’altronde, come registra il Dipartimento dell’Economia e del Turismo dell’emirato, il turismo nel Paese sta crescendo a dismisura, con 17,15 milioni di arrivi internazionali l’anno scorso, in aumento rispetto ai 16,73 milioni del 2019.

Il nuovo Al Maktoum avrà 400 gate d’imbarco e cinque piste parallele. I progetti faraonici dell’emiro di Dubai, Mohamed bin Rashid, non si fermano qui. Intorno all’aeroporto, sarà costruita una città che potrà ospitare fino a un milione di persone e si candida a diventare la sede delle principali aziende mondiali della logistica e del trasporto aereo.

Aeroporto Doha (iStock)


Un’altra sosta esperienziale è offerta dall’Hamad di Doha, in Qatar, inaugurato nel 2014 e diventato molto popolare su Instagram per la scultura gigante di un orsacchiotto al centro dell’atrio principale. L’avveniristico aeroporto ospita una palestra con Spa, una piscina e un campo da squash. Si trova in cima alla World Airport Survey 2024 di Skytrax, la classifica degli hub più votati dai viaggiatori di tutto il mondo, soprattutto per l’originalità architettonica e il lusso.


Aeroporto di Singapore (iStock)


Al secondo posto, c’è il Changi di Singapore, tra i più trafficati del Sud est asiatico. Il passeggero, per ingannare il tempo, può scegliere tra una sosta nel giardino delle farfalle, ammirando una cascata alta 40 metri, un tuffo nella piscina sul tetto, un film nella sala cinematografica, una visita al museo d’arte. Medaglia di bronzo quest’anno, all’Incheon della Corea del Sud, ma che ha vinto in passato il titolo di scalo dell’anno ai World Airport Awards.


Aeroporto Incheon (iStock)


Inaugurato nel 2019 con l’ambizione di diventare il più grande terminal del mondo, il Daxing di Pechino, opera dell’archistar e designer Zaha Hadid, è un’imponente costruzione di 700 mila metri quadrati a forma di stella a sei punte.


Aeroporto di Pechino (iStock)


«Il carattere monumentale degli aeroporti top dell’Oriente è di solito l’espressione di regimi autocratici, con il capo di Stato che vuole lasciare una testimonianza della propria grandezza ai posteri. Allora si cerca un mix tra l’immane opera infrastrutturale e l’attrazione. Nella cultura occidentale, bellezza e utilità sono due cose separate. E poi diciamolo fuori dai denti: chi arriva a Roma o a Parigi ha fretta di lasciare lo scalo perché le attrazioni vere lo attendono fuori. Per chi atterra a Doha o a Dubai, in mezzo al deserto, l’attrazione maggiore può anche essere l’aeroporto monumentale» commenta con Panorama Ugo Arrigo, docente dell’Università Bicocca di Milano ed esperto di trasporto aereo.

Basta, infatti, atterrare in Europa per rendersi conto che la cultura architettonica è diversa e, anche se avveniristica, ha linee meno abbaglianti. Due esempi: l’aeroporto di Bilbao e quello di Lione, Lyon-Saint Exupéry. Entrambi portano la firma dell’archistar Santiago Calatrava e colpiscono per la struttura originale a forma di uccello con un becco appuntito diretto al cielo. L’Adolfo Suárez-Barajas di Madrid, grazie alla costruzione del Terminal 4 è un modello di architettura moderna con il tetto ondulato formato da stecche di bambù e lucernari che modulano artisticamente la luce naturale, ma è lontano dallo sfarzo degli hub di Doha o Singapore. Spostandosi in centro Europa, l’internazionale di Monaco in Germania è considerato uno dei più eleganti al mondo e non a caso è stato premiato con il World Airport Award. Offre tante possibilità per passare il tempo: il wifi illimitato gratuito, un campo da golf, cabine con letto e scrivania per pochi euro, una spa, una tradizionale birreria bavarese e persino il mercatino di Natale con pista di pattinaggio sul ghiaccio. Premiato da Skytrax, come miglior scalo al mondo per la sicurezza, il terminal Roma Fiumicino ha puntato sulla funzionalità più che sulla spettacolarità. L’emozione attende fuori.

I più letti

avatar-icon

Laura Della Pasqua