Quando l’enogastronomia di qualità diventa scambio culturale
Due eventi dove il buon cibo si fonde con la storia
Una cena di mare a sei mani, un viaggio gastronomico tra realtà e illusione, ma anche un’occasione per assaggiare i piatti fuori dagli schemi realizzati da tre personaggi tra i più interessanti del panorama culinario fiorentino. Dopo la “prova generale” del 19 marzo, l’appuntamento con Mare dentro & mare fuori è ad aprile, quando per una sera il resident chef Giuseppe Papallo (Architettura del Cibo) ospiterà Lorenzo Romano, pàtron dell’Insolita Trattoria e la maestra gelatiera Cinzia Otri (Gelateria della Passera).
Ma cosa rende quest’appuntamento così particolare? Non soltanto la finalità benefica, con tutti i proventi della cena che andranno a sostenere i progetti della Fondazione Casa Marta, ma anche i piatti in sé. A confrontarsi saranno infatti le portate di mare “trompe-l'œil” – cavallo di battaglia della cucina camouflage di chef Romano – con le loro versioni “reali” realizzate da chef Papallo. Da un lato il mare vero, quindi, dall’altro un mare che è solo apparente ma non meno saporito. Un esempio? I cannolicchi, le cozze e le capesante del coquillage dell’Insolita Trattoria (realizzato con ingredienti che non vengono dal mare) vengono interpretati dallo chef di Architettura del Cibo e diventano protagonisti di un piatto in cui sono – stavolta sì – proposti nella loro versione naturale.
Oppure pensiamo al “polpo e patate” di Lorenzo Romano, in cui non c’è vero polpo (e starà ai commensali scoprire di che si tratta…), cui farà eco la tagliatella di patate di Giuseppe Papallo ripiena di polpo.
A inframezzare le portate, aggiungendovi un ulteriore elemento di complessità, sono i gelati gastronomici di Cinzia Otri: in linea con il mare che fa da fil rouge alla serata. Il menù prevede un Sorbetto di bisque di gamberi rossi con crumble di sablè al tartufo, un Sorbetto di zenzero, cardamomo, cannella, zafferano e miele, per finire con un Fiordilatte ai limoni ai Amalfi, con canditi e la loro confettura, più gruè di cacao.
A condurre la serata sarà il giornalista Marco Gemelli, direttore del Forchettiere.
Altro appuntamento attesissimo è la kermesse cultural-gastronomica che tende un filo ideale tra la cucina fiorentina e quella del Sud America, da lunedì 27 a giovedì 30 maggio, quattro giorni dedicati al cibo e alle bevande della tradizione sudamericana, con un focus speciale sul piccante, le salse e le spezie tra tavole rotonde, masterclass, degustazioni, pranzi, aperitivi e cene a tema.
Tavola Latina è un appuntamento culturale e gastronomico con cadenza annuale guidato da Giacomo Iacobellis insieme a un team di giornalisti enogastronomici e addetti ai lavori del settore, quali Marco Gemelli, Federico S. Bellanca, Alfredo Del Bene, Francesca Noce, Norma Pagiotti e Michele Tamasco.
Spiccano il talk show del 29 Maggio al Teatro del Sale “Chimichurri vs il Mondo: la cultura delle salse piccanti nel mondo” dove interverranno gli chef stellati Salvatore Morello (Inkiostro), Juan Quintero (Borgo San Felice), Stelios Sakalis (Castello di Spaltenna) e Paolo Lavezzini (Four Seasons Firenze), la cena del 29 maggio con lo chef bistellato Paulo Airaudo al Luca’s e quella del 30 Maggio al Golden View “Italia centrale interpreta l’America Centrale”: due variazioni sul tema del taco a cura di altrettanti chef stellati dell’Umbria con Andrea Impero (Elementi Borgo Brufa), Ada Stifani (Ada Perugia).
Il cibo è cultura, rappresenta l’identità di un paese ed è uno strumento per comunicare le proprie tradizioni. Per un continuo miglioramento sono fondamentali gli incontri tra chef ma anche tra culture diverse. Uno degli esempi più significativi della storia è che la Francia e il mondo intero ci dovrebbero ringraziare perché hanno iniziato ad utilizzare la forchetta grazie al matrimonio tra Caterina de’ Medici con Enrico II di Francia e noi italiani dobbiamo ringraziare i francesi per averci fatto scoprire il cabernet.
La vita così come la cucina è fatta di esperienze, di conoscenza, di scambi culturali che aiutano a crescere affinché questo mondo sempre più interconnesso sia più prospero per tutti.