Il giro del mondo in una regione
Spiagge caraibiche e boschi simili a un parco Nordamericano. Echi francesi e catalani. Dove il remoto diventa vicinissimo
Potrebbero rimanere sorpresi gli appassionati di Jules Verne, scoprendo che non servono 80 giorni per fare il giro del mondo, né occorre sobbarcarsi lunghe ore di volo per attraversare i continenti e incontrarne le tante meraviglie.
La Lombardia è un caleidoscopio di luoghi che, per incanto e atmosfere, ricordano destinazioni remote o vicinissime, comunque dotate di un fascino inaspettato. Quello dell'esotico.
Per trovare una conferma è sufficiente avventurarsi fino a Jamaica beach a Sirmione, sul lago di Garda, che stringe fin dal nome il senso di essere altrove: non ci sono palme sferzate dal vento, però è garantito un inconsueto cortocircuito visivo rispetto all'accogliente eleganza di Sirmione. Niente sabbia, le protagoniste sono piccole e grandi gobbette di pietra liscia, che affiorano sull'acqua. Ci si può camminare sopra o approfittarne per prendere il sole, prima di concedersi un bagno rinfrescante. L'acqua è azzurra e molto trasparente, soprattutto ai confini con la riva.
Così, tenendo gli occhi bene aperti, ci si sente teletrasportati fino in Giamaica.
Un poco più a nord, sempre sul lago di Garda, c'è l'Isola di San Biagio, nota anche come Isola dei conigli per la presenza di questi buffi animali. D'estate, quando il livello dell'acqua si abbassa, la si può tranquillamente raggiungere a piedi. Mentre ci si avvicina e la sua sagoma si fa più definita, sembra davvero di essere a un passo da un atollo dei Caraibi.
Dalla provincia di Brescia ci si sposta verso quella di Sondrio, a Grosio, in Valtellina. Qui il viaggio è duplice, nel tempo e nello spazio: si può visitare il parco delle incisioni rupestri, dove scorgere segni e tracce lasciati da popoli antichi, che vanno indietro fino alla preistoria.
Ma la vera chicca è il Giardino roccioso, un parto della mente e delle mani di Nicola Di Cesare, conosciuto come il Gaudi di Grosio.
Il paragone con il grande visionario architetto spagnolo non è inappropriato, né esagerato: Di Cesare ha dato forma a un universo che non stonerebbe a Barcellona, giacché richiama le linee, le cromie e le fantasie della celebre Casa Batlló. Su archi e muretti, l'artista ha incastonato mosaici di vari colori, con uno stordente e suadente effetto arcobaleno visibile anche da lontano; ha scavato la roccia ricavando più di 200 gradini, inventando una salita dentro una fiaba. Non a caso, tutti chiamano la sua opera il «castello del Gaudi di Grosio». Da notare che si tratta di uno spazio privato. Il proprietario è generalmente disponibile a farlo visitare, ma potrebbe non essere presente.
Dunque, è bene tenere in conto che l'accesso non è garantito.
Se alla Spagna si preferisce la Francia, c'è un altro castello da scoprire, quello di Chignolo Po, in provincia di Pavia. L'accostamento è ambizioso ma centrato, quasi spontaneo: sin dalla facciata e tra i verdi giardini circostanti, si respira un'aria di cura e nobilità, simile a quella della reggia di Versailles, alle porte di Parigi.
La parte più antica del castello, nato come fortezza e zona di presidio sul fiume, risale al 740 dopo Cristo. Ma fu mille anni dopo che prese l'estensione e le caratteristiche architettoniche di una reggia, diventando meta e dimora di papi, imperatori, arciduchi, principi e re. Alla loro voglia di sfarzo si devono gli stucchi e i dipinti che decorano le sale di rappresentanza. Anche uno dei principali personaggi della storia francese, Napoleone Bonaparte, soggiornò qui. È evidente che si sentì come a casa.
Se la natura è un richiamo di passione ed evasione, se i paesaggi del Nord America sono una tentazione e un riferimento, in Lombardia è possibile raggiungerli senza finire vittime delle emicranie da fuso orario. Ritornando nella provincia di Brescia, a Paratico, ecco il Parco dei Taxodi, un'oasi naturale che ricorda le foreste del Mississippi. Siamo tra un lago, quello d'Iseo, e il fiume Oglio. Un trionfo d'acqua che propizia il fervore della vegetazione.
I protagonisti sono proprio gli alberi taxodi, conifere tipiche degli Stati Uniti dall'altezza imperiosa. Per ammirarle da vari angoli, ci sono passerelle di legno rialzate: un percorso ideale per una passeggiata romantica.
Uno dei parchi più noti e ambiti d'Oltreoceano è lo Yosemite, in California. Una sequenza di alture e distese pianeggianti solcate da vigorosi corsi d'acqua. La Val di Mello, in provincia di Sondrio, tra le Alpi Retiche, regge bene il confronto: ha pareti di granito dove corrono grandi cascate, i prati sono tappeti di verde interrotto dalle sfumature dei fiori selvatici. La valle offre sentieri facili da percorrere, a misura di famiglie e camminatori meno esperti. C'è un tratto comune a questo splendido giro del mondo in Lombardia: è un'avventura per tutti.