Laghetti alpini, immersione nella natura
Alcune proposte di escursionismo lacustre nelle nostre Alpi, per un autunno pieno di luci e colori
Finita l' estate la montagna, quest' anno riscoperta da molti causa la pandemia e l' esigenza di distanziamento sociale, può regalare veri momenti di ricreazione fisica e spirituale durante la stagione autunnale con la sua natura morbida e quieta. Possiamo così scoprire per la prima volta o rivedere luoghi meravigliosi che nei mesi estivi sono protagonisti di visite affrettate, spesso circondati dal chiasso e dalla confusione. Le nostre Alpi offrono una varietà straordinaria di laghi, veri gioielli in quota, a pochi passi dall' automobile o raggiungibili lungo percorsi escursionistici di vario impegno e lunghezza. Ce n'è veramente per tutti i gusti e per tutte le gambe. Oltre Braies, Carezza o Misurina, il beneficio per la mente e il cuore è garantito. Di seguito alcune proposte che percorrono idealmente l' arco alpino dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia.
Piemonte: Laghi del Nivolet
Situati nei pressi del Colle del Nivolet (m.2612), all'interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, tra la Valle dell' Orco e la valdostana Valsavarenche, sono raggiungibili dal versante piemontese in automobile percorrendo la strada provinciale (a traffico regolamentato nella stagione estiva) che sale da Ceresole Reale (TO). Dalla Valle d'Aosta per gli amanti delle escursioni a piedi con un bel percorso da Pont in Valsavarenche (m.1960) ai Piani del Nivolet e ai laghi in circa 3 ore, senza difficoltà tecniche. Tutta la zona è caratterizzata da un prezioso ambiente di torbiera, vaste praterie alpine e numerosi specchi d' acqua. Di particolare interesse a circa un'ora dal colle i laghi Rosset e Leytà a 2700 metri, circondati dal superbo spettacolo delle vette delle Levanne e del Gran Paradiso. Da menzionare che l' area, per la particolare conformazione, è priva di inquinamento luminoso e meta apprezzata degli appassionati di osservazioni astronomiche.
Valle d'Aosta: Lago d'Arpy
Fra le numerose opportunità offerte dalla Valle d' Aosta non può mancare una visita a questo lago, un eccezionale balcone naturale sul gruppo del Monte Bianco, immerso in un' idilliaca conca di conifere a circa un'ora di cammino in falsopiano dal Colle San Carlo (m.1950), a pochi chilometri d'auto da La Thuile o da Morgex. Dall' albergo Genzianella sul Colle, un facilissimo percorso per tutta la famiglia, immerso nei larici del Vallone d'Arpy, raggiunge il lago (m.2066). Sovrastato dalle belle cime del Mont Colmet e della Becca Pougnenta deve la fama in particolare al meraviglioso sfondo settentrionale con vista sulle Grandes Jorasses, una delle vette simbolo del massiccio del Monte Bianco. Le sue acque, dalle straordinarie tonalità, costituiscono inoltre l' habitat naturale del Tritone alpino, un raro piccolo anfibio dai colori sgargianti.
Lombardia: Lago Palù
In alta Valmalenco, importante valle tributaria della Valtellina a nord di Sondrio e a pochi passi dal gruppo del Bernina, la vetta più alta delle Alpi Retiche, si trova questo splendido bacino naturale, a quota 1921 metri. E' il più ampio lago naturale delle montagne valtellinesi, di probabile origine glaciale. Racchiuso nella conca dominata dalle cime del Sasso Nero, del Monte Roggione e del Monte Motta è famoso da secoli per la sua pescosità. Si raggiunge molto facilmente con una breve passeggiata in discesa dall' Alpe Motta, raggiungibile comodamente in funivia da Chiesa Valmalenco, oppure dalle frazioni di San Giuseppe (m.1522) o Barchi (m.1748), poco sopra Chiesa, in circa un'ora di facilissimo cammino. Percorso fattibile nelle quattro stagioni, in estate e inverno anche avvalendosi degli impianti di risalita, è particolarmente consigliabile in autunno per lo straordinario contrasto dei colori, percorrendo l'interessante sentiero botanico.
Trentino: lago San Pellegrino
Da Moena, notissima località di soggiorno estivo e invernale in Val di Fassa, la valle di San Pellegrino sale a oriente fino all' omonimo passo, a 1918 metri di quota, dove d' inverno un ampio carosello sciistico collega il versante trentino con la località bellunese di Falcade. Al Passo di San Pellegrino, nei pressi dell' hotel Monzoni, parte il brevissimo percorso a piedi che conduce alla conca di rocce vulcaniche dove si trova il piccolo bacino, alimentato dalle acque dei torrenti che scendono dalla sovrastante cima del Col Margherita. Le sponde del lago, dalla natura rigogliosa e spontanea, orlate dal bosco di larici, sono facilmente percorribili nei due sensi. Splendida la corona di vette delle Cime di Costabella e di Cima Uomo che chiudono il panorama a settentrione. Data la brevità dell' approccio è consigliabile abbinare la visita al vicino lago delle Pozze e alla fiabesca conca di Fuchiade, a poco più di mezz'ora di cammino in piano dal passo.
Alto Adige: lago di Anterselva
La valle di Anterselva è una magnifica valle laterale dell' altoatesina Val Pusteria, che si insinua in direzione nord est verso il Passo Stalle, al confine con l'Austria. A 1642 metri di quota, in corrispondenza della baita Tiroler Hütte e prima dell' ultimo ripidissimo tratto di strada verso il passo, si trova il lago di Anterselva, Antholzer See in lingua tedesca, il terzo lago naturale per estensione dell' Alto Adige. Un bacino dalle acque smeraldine, racchiuso fra le vette più alte del gruppo delle Vedrette di Ries, circondato da una splendida foresta di conifere. Un istruttivo ed elementare percorso didattico consente il giro del lago in poco più di un'ora, fornendo tramite pannelli esplicativi tutte le informazioni sulla natura circostante. La fauna ittica è molto ricca e apprezzata da secoli e la pesca viene regolamentata stagionalmente. Un luogo veramente rilassante che rappresentò per molti anni il buen retiro del presidente dell' Eni Enrico Mattei, che vi soggiornava regolarmente per andare a pesca e rigenerarsi passeggiando lungo le sue sponde.
Veneto: lago di Sorapìss
Difficile fare una classifica delle bellezze lacustri delle Dolomiti, ma certamente questo lago, posto sul versante settentrionale del Sorapìss, una delle grandi vette che circondano Cortina d' Ampezzo, si piazza ai primissimi posti. E' uno scrigno meraviglioso di acque turchesi, a 1923 metri di quota, prodotto della fusione del piccolo ghiacciaio annidato sotto le pareti soprastanti e del limo glaciale. Il colore dell' acqua lascia letteralmente senza fiato, appena si sbuca nella conca racchiusa dalle spettacolari pareti delle Tre Sorelle e del Dito di Dio. La fatica del percorso fatto sin lì sarà ben ripagata, perchè questo gioiello naturale si può raggiungere da Passo Tre Croci (m.1809), a una dozzina di km da Cortina, con una escursione a piedi di un paio d'ore e un dislivello moderato, prestando attenzione a qualche punto un poco esposto sulla sottostante vallata.
Friuli-Venezia Giulia: laghi di Fusine
A pochi chilometri dal confine italo-sloveno, con una breve deviazione da Tarvisio, si raggiungono nel cuore delle Alpi Giulie i laghetti di Fusine, nell' omonimo parco naturale. Un luogo di straordinario valore ambientale, immerso in una natura rigogliosa dove dominano abeti rossi, abeti bianchi, e faggi in un habitat di volatili migratori, camosci, cervi e caprioli. Sono due i piccoli bacini lacustri, il lago superiore (m.929) e quello inferiore (m.924), di poco più piccolo, adagiati in una conca di origine glaciale chiusa a mezzogiorno dalle imponenti pareti del Monte Mangart (m.2678). Il periplo dei laghetti è molto agevole ma alcuni percorsi con dislivello moderato consentono delle splendide vedute dall' alto, come dalla sommità del Monte Sbavezza (m.1284). Data la facilità dell' approccio vale veramente la pena di godere di questi laghi in ogni stagione, con un' avvertenza però: causa la particolare conformazione del sito e la posizione geografica la conca dei laghi di Fusine d' inverno è uno dei luoghi più gelidi d'Italia, con temperature che possono superare i 25 gradi sottozero. Freddo ma anche emozioni e spettacolo garantiti.