Le memorie tangibili
Italia

Le memorie tangibili

Oggetti di pietra, seta, calzature, birre contadine. Così le eccellenze locali diventano un prezioso souvenir.

Uno dei grandi punti di forza della Lombardia è il suo artigianato, che nel tempo si è sviluppato in numerose direzioni, vedendo fiorire eccellenze legate ai vari territori della re-

gione. Sono tipicità diventate tradizioni, frammenti di memorie tangibili con dentro un caleidoscopio storie. Souvenir di viaggio, da approfondire e portare via con sé.

A Como si va indietro fin dall'epoca rina-scimentale, al centro c'è la lavorazione dei tessuti, in particolare della seta. Una tecnica fiorente, che 'intensifica nel periodo della Rivoluzione industriale, con l'utilizzo di te-ai sempre più elaborati. Nella seconda metà dell'800 la città è nota in tutto il mondo per questo tipo di attività, la cui valenza è testimoniata dal Museo della Seta di Como, dove sono conservate antiche macchine per la torcitura, la tessitura, la tintoria e la stampa.

Sempre a Como, nobilita quest'importante eredità culturale anche la Fondazione Antonio Ratti, con una collezione di antichi tessuti e una biblioteca dedicata al tessile.

Altro vanto della regione è la lavorazione artigiane del legno, che ha uno dei suoi centri più attivi a Cantù, la «città del mobile», dove dalla metà dell'800 si sono formate generazioni di ebanisti. Col tempo questa tradizione, che ha dato vita a notevoli esempi di arredi di gusto classico apprezzati in tutto il mondo, si è aperta anche al design.

Per celebrare questa forte identità, a Cantù ogni anno in autunno viene organizzato il Festival del legno, con visite alle botteghe artigiane della zona.

In provincia di Pavia, a Vigevano, è di scena il mondo delle calzature. Tutto ebbe inizio nel 1866, quando i fratelli Bocca fondarono nella città il primo calzaturificio italiano, inaugurando una florida storia impren-ditoriale, consolidatasi all'inizio del'900 ed esplosa negli anni 50, con un boom di esportazioni, offrendo il titolo di capitale della calzatura alla città, famosa anche per i macchinari per la lavorazione delle scar-pe. Nel 1931 venne allestita l'Esposizione delle calzature di Vigevano, diventata poi il Micam, fiera che si tiene ogni anno a Milano. Tutti tasselli di un'epopea che rivive al Museo Internazionale della calzatura di Vigevano, con modelli di scarpe di ogni genere, dal Rinascimento a oggi.

Questo settore è ben rappresentato anche dalla città di Parabiago, in provincia di Milano, dove già alla fine dell'800 erano presenti numerose botteghe artigianali, sulle cui basi si sviluppò una solida vena industriale, rafforzatasi negli anni '50. Una cronaca artigianale e imprenditoriale all'insegna della qualità, che continua tutt'oggi, come dimostrano le collaborazioni dei calzaturifici locali con i grandi marchi della moda.

Valtellina e Valchiavenna si distinguono invece per la lavorazione della pietra ollare, utilizzata per dar vita a pentole e contenitori per cucinare in modo naturale. In particolare, si realizzano due tipi di manufatti: le piode o piòte, lastre di roccia per cuocere sul fuoco o sulla brace, ma utilizzate anche come rivestimento dei tetti, e poi i lavecc, recipienti lavorati al tornio che trattengono a lungo il calore, da usare come pentole per bolliti e brasati.

Sfidano il tempo anche le «lucie», le tipiche imbarcazioni del lago di Como, rese celebri dalle pagine dei Promessi Sposi, nel momento dell'Addio ai monti. Queste barche, realizzate fin dal XV secolo, in realtà si chiamano batèll e sono caratterizzate da uno scafo sovrastato da tre cerchi di legno su cui sistemare una tenda per proteggere gli occupanti dalle intemperie. Pensate per i pescatori, inizialmente realizzate in legno di castagno, le lucie vennero poi create in larice e in mogano, mentre nell'800 furono spesso dotate di panche per utilizzarle come barche da diporto. Oggi alcune associazioni culturali rendono omaggio a questo capitolo della storia del Lario organizzando anche processioni e regate.

Cremona brilla per la liuteria, artigianato artistico iscritto nelle liste del patrimonio intangibile dell'Unesco, con oltre 180 botteghe artigianali di liutai attive in città.

Negli ultimi anni, su tutto il territorio, ha registrato infine un notevole impulso la produzione della birra: in Lombardia, dove si trovano varie aziende internazionali, c'è anche il maggior numero di birrifici artigianali del Paese. Si contano parecchie varietà, incluse le birre contadine, realizzate nelle campagne. Una produzione importante, di qualità. Memoria da bere.

I più letti

avatar-icon

Mario Gerosa