Alla scoperta di San Gimignano, la Manhattan del Medioevo
iStock
Italia

Alla scoperta di San Gimignano, la Manhattan del Medioevo

Uno dei borghi più belli e conosciuti della Toscana è sicuramente San Gimignano, celebre per le sue imponenti torri medievali, tanto da poter essere vista come la Manhattan del medioevo.

Le case-torri, antenati dei grattacieli moderni, rispondevano un po' come anche adesso, a logiche di spazio e di potere. Oggi ne sono rimaste 13, anche se non più alte come un tempo, quando erano 72. Restano però comunque ricche di fascino. Abbiamo: la torre dei Donati non lontano dall'omonima piazza; la torre dei Visdomini, divenuta poi campanile nel palazzo del Bargello; la torre della Castagna in piazza San Martino; e le Torri dei Salvucci, in piazza del Duomo chiamate anche «Torri Gemelle», che appartenevano alla famiglia ghibellina più importante della città, i Salvucci, che si erano arricchiti con il commercio e l'usura.

San Gimignano ha un skyline unico che lo ha reso una delle cartoline più rappresentative della Toscana. La «città dalle belle torri», come viene a ragione definita, è stata inoltre dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1990.

Nel Medioevo San Gimignano visse il suo periodo più florido, grazie anche al fatto di essere attraversata dalla Via Francigena, una delle principali vie di comunicazione di quell'epoca. La città era un importante punto di riferimento per i numerosi commercianti, viandanti e per i tanti fedeli che si recavano in pellegrinaggio a Roma e che necessitavano di ospitalità e, spesso, anche di assistenza.

Passeggiando per San Gimignano si respira un passato importante che qui ha lasciato tanta bellezza. Alla fine del 1199 San Gimignano divenne un libero Comune. La città fu coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, cosa quasi inevitabile data la sua posizione centrale rispetto alle due grandi rivali, Firenze e Siena.

Malgrado le lotte, il 1200 fu per San Gimignano il secolo di maggior sviluppo economico, grazie principalmente al commercio dei prodotti locali (per lo più agricoli, come lo zafferano e i vini, famosa tutt'oggi per la Vernaccia) nel commercio della lana e nel prestito del denaro a usura.

In questo periodo la città fu impreziosita da ben 72 torri, che furono fatte costruire dalle numerose famiglie benestanti a ostentazione della loro ricchezza e potenza. La città, inoltre, nel 1300 ospitò Dante Alighieri, giunto in veste di ambasciatore della lega guelfa.

È un luogo da visitare soprattutto fuori stagione, quando i flussi turistici sono molto limitati e si può godere di un paesaggio da sogno e di tramonti mozzafiato.

Altro "monumento" imperdibile a San Gimignano è la Gelateria Dondoli in Piazza della Cisterna, il Maestro gelatiere Sergio Dondoli, celebre personaggio, è stato premiato due volte Campione del Mondo: nel 2007 e 2008 e la sua gelateria è ritenuta uno dei 10 migliori luoghi gourmet al mondo. Imperdibile la sua creazione, la Crema di Santa Fina, crema allo zafferano e pinoli.

Non si può ripartire da San Gimignano senza aver visitato la Galleria Continua, annoverata tra le gallerie d'arte più importanti a livello internazionale, fondata nel 1990 in un ex cinema teatro; con gli anni si è sviluppata a Pechino in Cina, a Les Moulins – nella campagna parigina – fino a L'Avana a Cuba e ora anche a Roma.

Dove dormire

Tenuta Decimo

Dove mangiare

Cum Quibus

I più letti

avatar-icon

Federico Minghi