Ciak in Viaggio: la Londra di Notting Hill
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Ciak in Viaggio: la Londra di Notting Hill

Tra i quartieri di Londra, Notting Hill è uno dei più conosciuti al mondo grazie al successo cinematografico dell'omonimo film, romantica storia d'amore tra una star del cinema statunitense (Julia Roberts) e un libraio inglese (Hugh Grant)

Londra è una di quelle città che non stancano mai, un vero caleidoscopio di esperienze capace di soddisfare ogni inclinazione. Amanti dell'arte, della cultura, dello shopping o delle passeggiate all'aria aperta: chiunque troverà qui una risposta alle proprie passioni.
Peccato, però, che il tempo sembri sempre troppo breve per coglierne appieno la magia, costringendo inevitabilmente a tornare ancora e ancora. Un dolce circolo vizioso a cui è difficile sottrarsi.

Per gli appassionati di cinema, Londra è una cornice che parla al cuore: bastano poche frasi, come “Sono solo una ragazza che sta di fronte ad un ragazzo e gli sta chiedendo di amarla”, o le note di canzoni come “Ain’t no sunshine” di Bill Withers o “She” di Elvis Costello, per evocare immagini e sensazioni indissolubilmente legate al quartiere più romantico della città, Notting Hill. Questo angolo della capitale incarna un fascino senza tempo, immerso in un’atmosfera che sembra sospesa tra fiaba e realtà.

Le sue case dai colori pastello, ornate spesso da eleganti piante rampicanti, sembrano dipingere un eterno panorama primaverile, mitigando persino il clima capriccioso della capitale.

Al centro del quartiere si trova Portobello Road, celebre per il suo mercato dove si intrecciano aromi speziati e note di artisti di strada. Qui si respira una vitalità vibrante e cosmopolita: boutique di dischi, piccoli caffè e bancarelle di antiquariato fanno da cornice a una strada che riflette tanto il suo passato operaio quanto la moderna multiculturalità.

Un tempo dimora di emigranti e operai, Notting Hill oggi è un raffinato crocevia di lusso e autenticità. Ma ciò che ha consacrato questo quartiere al successo globale è stato il film Notting Hill, con Julia Roberts e Hugh Grant e scritto da Richard Curtis e diretto da Roger Michell. Dal suo debutto nelle sale, nel maggio del 1999, migliaia di turisti si sono riversati nella zona per visitare le iconiche location del film, dando nuova vita al mercato di Portobello Road e trasformando la famosa porta blu dell’appartamento di William Thacker in un vero e proprio luogo di pellegrinaggio per gli amanti del cinema romantico.

La commedia romantica, che continua a emozionare spettatori a distanza di venticinque anni dalla sua uscita, è diventata il film britannico con il maggiore incasso del 1999, vincendo numerosi premi, tra cui un BAFTA.

Trama

William Thacker, libraio specializzato in volumi di viaggio, conduce una vita tranquilla a Notting Hill, condividendo la sua casa con il disordinato Spike. La sua routine viene sconvolta dall’arrivo inaspettato di Anna Scott, diva del cinema americano, che un giorno entra nella sua libreria. Quella che sembra una casualità si trasforma presto in una relazione segreta e tormentata, ostacolata dalle differenze tra i due mondi a cui appartengono. Dopo incontri fugaci, malintesi e separazioni, il loro amore trionfa in una delle dichiarazioni più memorabili del cinema romantico.

L'idea di una persona “normale” che esce con una celebrità è ispirata a una vicenda reale in cui uno degli amici di Curtis si innamorò di una persona estremamente famosa. Un’idea che si intreccia perfettamente con lo spirito del quartiere, che Curtis conosceva bene e riteneva la cornice ideale per il suo racconto.

Le location del film

Seguire le tracce del film può trasformarsi in un viaggio emozionante attraverso alcune delle più iconiche location di Londra.

La via principale di Notting Hill fa da sfondo per tutto il film. Portobello Road, una sorta di microcosmo che riflette la vivacità culturale di Londra, è famosa per il suo mercato. Portobello Road Market è universalmente riconosciuto come il mercatino più famoso della città e, nel genere dell’antiquariato, al mondo è diventato un must per turisti e non. Vestiti, mobilia e soprammobili dei tempi andati, ma anche oggetti di seconda mano e degustazioni enogastronomiche rendono Portobello Road la quintessenza del commercio su bancarella. Passeggiare lungo questa strada significa immergersi in un tripudio di colori, profumi e musica, con artisti di strada che accompagnano il movimento incessante di turisti e abitanti. Negli anni del dopoguerra, la zona ha accolto immigrati dai Caraibi, che hanno lasciato un’impronta indelebile sull’identità del quartiere, rendendolo uno dei luoghi più vibranti e multiculturali della città.

Tra i luoghi simbolo di Notting Hill, impossibile non menzionare la famosa libreria di William, The Travel Book Company, che nel film si trova al 142 di Portobello Road.

Nella realtà, però, quell’indirizzo ospita un negozio di souvenir, anche se la facciata continua a richiamare il film con un cartello che riporta il nome della libreria. Le riprese degli interni del negozio sono state realizzate negli Shepperton Studios. L’ispirazione per questa location venne dalla Notting Hill Bookshop, situata poco distante, al 13 di Blenheim Crescent. Questo negozio, specializzato in libri di viaggio, ha visto crescere la propria fama dopo l’uscita del film, e oggi continua a essere un punto di riferimento per gli appassionati del genere, con una collezione che si è nel tempo ampliata.

E poi c’è lei, la leggendaria porta blu. Situata al 280 di Westbourne Park Road, questa semplice porta è diventata uno dei simboli più riconoscibili del film.

L’appartamento dietro di essa, ai tempi delle riprese, apparteneva allo sceneggiatore Richard Curtis. La porta originale è stata successivamente venduta all’asta per beneficenza, ma i nuovi proprietari hanno deciso di ridipingerla dello stesso colore blu, mantenendo vivo il legame con la pellicola. Oggi, i fan di tutto il mondo si fermano per scattare foto davanti a quella che è diventata una delle porte più famose al mondo, un piccolo pezzo di storia del cinema incastonato nel tessuto urbano di Londra.

Un’altra tappa imprescindibile per i nostalgici del film sono i Rosmead Gardens, i giardini privati dove William e Anna si intrufolano in una delle scene più romantiche. L’atmosfera incantata di questo luogo, con la panchina incisa che racconta una storia d’amore, rimane vivida nei ricordi degli spettatori.

Purtroppo, l’accesso ai giardini è riservato ai residenti, e i visitatori devono accontentarsi di ammirarli dall’esterno. Quanto alla panchina, la cui celebre incisione recita “For June who loves this garden from Joseph who always sat beside her”, in realtà non si trova a Londra, ma in Australia, nei Queens Gardens di Perth.

Altri luoghi legati al film includono il prestigioso Savoy Hotel, dove si svolge la conferenza stampa di Anna Scott e dove William le dichiara il suo amore e le chiede di sposarlo.

L’elegante sala Lancaster è stata il set perfetto per questa scena cruciale. L’hotel si trova lungo lo Strand, al numero 1 di Savoy Hill ,a poche decine di metri dal mercato coperto di Covent Garden.

Allo stesso modo, il lussuoso Ritz, in cui alloggia Anna Scott e in cui si reca William per poi essere scambiato per un giornalista della rivista Cavalli e Segugi, aggiunge un tocco di glamour (trovandosi nei pressi delle lussuose vie dello shopping londinese) alla narrazione. La sua facciata inconfondibile, visibile in una delle scene del film, è un altro luogo che i fan amano visitare per sentirsi più vicini alla storia.

Infine, il ristorante Portfolio, situato all’angolo tra Golborne Road e Bevington Road, è un piccolo angolo di Notting Hill che nel film diventa il rifugio di William per confidarsi con i suoi amici sui suoi problemi sentimentali. La vetrata del locale, attraverso cui si intravedono dettagli del quartiere, è rimasta impressa nella memoria dei fan.

Oltre a essere un luogo dal fascino cinematografico, Notting Hill è un quartiere vivace e poliedrico, noto anche per il suo Carnevale di Notting Hill, un’esplosione di colori e musica che celebra la multiculturalità della città.

Londra, dunque, non smette mai di stupire. E se il tempo a disposizione non basta a coglierne ogni sfumatura, non resta che ritornare. Ancora e ancora.

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Chiara De Zuani