Vacanze di Natale, in calo le partenze, non il fatturato
-12% di viaggiatori rispetto al 2019 per colpa del caro bollette e dell'inflazione, che però salva gli incassi
Partire si, ma non troppo. Dopo il record del Ponte dell'Immacolata, con il tutto esaurito, per le vacanze di Natale e Capodanno saranno ancora milioni gli italiani pronti a partire ma l'effetto del caro bollette e dell'inflazione stanno facendo riflettere molti.
Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi - associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operator - le prenotazioni dei viaggi organizzati per le partenze di Natale, Capodanno ed Epifania fanno registrare un calo di vacanzieri del 12% rispetto al 2019, epoca pre covid. Un dato negativo che però non si riflette sul fatturato. L'aumento dei prezzi (prendete ad esempio il costo dei biglietti aerei, quasi raddoppiato) fa si che anche con meno partenti il fatturato sia di fatto identico (-4%)
Il peso dell’inflazione sulle vacanze di Natale
“La discrepanza tra fatturato e passeggeri – spiega l’associazione - va letta nel contesto inflattivo che sta interessando tutti i fattori produttivi e quindi anche quelli turistici. Il caro prezzi, la minor disponibilità di voli per alcune mete, la chiusura di alcune destinazioni come Cina e Russia e un sentiment di incertezza generale, rallentano ancora il pareggio dei volumi del 2019”.
Il trend è comunque positivo con il Turismo Organizzato che ritrova consensi e va incontro ai bisogni dei viaggiatori, che si mostrano più attenti alle tutele, richiedono maggior assistenza nelle fasi pre, durante e post viaggio e stipulano più assicurazioni integrative.
In un contesto comunque complesso quella che si amplia è la forbice tra chi può permettersi la vacanza dei sogni e chi invece deve ridimensionare il budget e fare qualche rinuncia.
Chi parte e chi resta
Come spiega ancora Confindustria viaggi “Il potere d’acquisto è variabile e si assiste ad una evidente polarizzazione; la fascia alto spendente non risente dell’inflazione che, all’opposto, penalizza maggiormente la fascia media e induce i consumatori a modificare alcuni comportamenti. La domanda dei clienti risulta più ponderata; vengono preferite vacanze più brevi (media 8 giorni), servizi alberghieri meno costosi e sono favorite le mete di medio raggio rispetto a quelle di lungo. La spesa media per persona per le festività di fine anno è sopra i 1.800 euro considerando l'alta incidenza del lungo raggio e il peso delle partenze in altissima stagione”.
Dove si va?
Pier Ezhaya, Presidente Astoi Confindustria Viaggi, commenta quali sono le mete predilette per le festività: “I clienti prediligono come mete le Maldive, l’Egitto, con il ritorno dei viaggi culturali come le crociere sul Nilo, e il Mar Rosso, oltre agli Stati Uniti, l’East Africa e la Thailandia. Siamo ottimisti nei confronti della nuova stagione; il sentiment è di essersi lasciati alle spalle le conseguenze della pandemia e di voler mettere in campo tutta l’energia, le novità, la professionalità e le garanzie per attrarre il consumer verso il modello del Turismo Organizzato”.
Gli italiani e la passione per gli USA
Per quanto riguarda i viaggi a lungo raggio, quindi, torna in grande stile la passione per le Maldive dove si registra il tutto esaurito da settimane. Resta la passione a stelle e strisce degli italiani combattuti tra il gelo di New York e il caldo di Miami. Tra le mete “esotiche” la zona alta della classifica vede come protagoniste Thailandia, Kenya e Zanzibar mentre Caraibi fa rima con Repubblica Dominicana.
La fascia di pubblico con capacità di spesa media premia l’Egitto, destinazione vicina, accessibile e con fondamentali molto forti per il turista italiano. La novità è il ritorno in larga scala delle crociere sul Nilo, di forte valenza culturale, con un rilancio completo della destinazione. Si mantiene inoltre forte l’appeal degli Emirati Arabi e si afferma la Giordania.
Il comparto crociere chiude il 2022 in modo più favorevole rispetto alle previsioni.
Il vecchio continente e le vacanze culturali
L’Europa registra il rinnovato interesse per chi sceglie viaggia all’insegna della cultura e della storia, con preferenze per le principali capitali e le grandi città. In forte aumento richiesta di soggiorni e itinerari in Turchia.
E’ il momento di sciare
In ambito nazionale, la montagna vive il clou della stagione nonostante in questo segmento il caro energia si faccia particolarmente sentire. Anche qui si registra un cambio di atteggiamento da parte dei consumatori: mentre in precedenza il movente dominante era sciare, oggi si ricercano anche altre esperienze che completano la vacanza sciistica, tra queste il benessere e l’enogastronomia.