Tra robot camerieri e camere per donne d’affari, l’albergo torna a stupire
Andare oltre il consueto, tendendo l’ospite e le sue esigenze al primo posto, è la scommessa dei Leonardo Hotels. Che puntano a espandere e di molto la loro presenza in Italia, come racconta a Panorama.it il vicepresidente Jan Heringa
Camere pensate con coccole lussuose e su misura per le donne d’affari, robot che si comportano come un minibar viaggiante, reception trasformate in spazi conviviali e di lavoro. O tutte le due cose insieme, in contemporanea. Se un elemento non manca ai Leonardo Hotels, è la fantasia, o comunque la voglia, il coraggio, la propensione a sperimentare.
Con oltre 220 indirizzi sparsi in 19 Paesi, nel tempo il brand ha saputo consolidarsi con i suoi marchi per una generale trasversalità, tanto nell’offerta quanto nell’atteggiamento: «Siamo aperti a tutti gli ospiti, dai giovani ai più anziani, li accogliamo con calore, sincerità e impegno. Siamo anche uno dei partner leader per i meeting e gli eventi in tutta Europa» riassume a Panorama.itJan Heringa, vicepresidente Development, Innovation, Project Management di Leonardo Hotels.
Comincerei raccontando il concetto di «open lobby». Quali sono le sue caratteristiche principali?
Entrando nell’hotel, si accede al nostro salotto: una grande area pubblica con reception, hall, bar, spazio di co-working. Tutti in un unico ambiente, che restituisce una sensazione di casa. È una caratteristica distintiva dei nostri hotel, come lo sono il design, l’atmosfera, la musica.
Cosa sono le Leonette, le camere per le donne d’affari?
È una categoria pensata per viziare tutte le signore, o qualsiasi ospite, con un po’ di lusso in più, alcune trovate e servizi aggiuntivi. Si tratta di un concetto di stanza appositamente progettato per le donne d’affari in movimento: moderno, luminoso, all’altezza delle esigenze individuali di chi viaggia con orari impegnativi. La categoria di camera è disponibile solo negli hotel del marchio Leonardo Royal, tra cui il Leonardo Royal Venice Mestre.
Arte, vita notturna, benessere e meeting sono alcuni dei vostri punti di forza. L’hotel può diventare un fulcro della vita cittadina, oltre che uno spazio di approdo per turisti e clienti business?
Questo è naturalmente l’obiettivo di tutti gli alberghi che abbiamo in posizione centrale, ma ancora di più dei «NYX Hotels by Leonardo», il nostro marchio di lifestyle e vita notturna. Attiriamo sia gli abitanti della città in cui ci troviamo sia gli ospiti del nostro hotel, invitandoli a bere un drink al bar, a mangiare qualcosa di buono e a godersi un’atmosfera vivace, scandita da deejay. Anche nei nostri hotel a marchio Royal, che si concentrano su riunioni e conferenze, uno degli standard è la presenza di musica nelle aree comuni, che rappresentano un’ottima combinazione tra lavoro e intrattenimento, dando l’opportunità, dopo una riunione produttiva, di sperimentare le vibrazioni cool ed easy della città.
La lobby del Leonardo Royal Berlin Alexanderplatz
Date molta importanza alla tecnologia; avete persino una sorta di cameriere robot. Perché questa scelta e qual è il feedback dei clienti?
Con «Jeeves», il nostro cameriere del mini-bar in camera al NYX di Monaco, abbiamo fatto partire un’esperienza molto curiosa. Basta comporre un numero e Jeeves viene a trovarti, apre le sue porte e tu puoi scegliere il tuo drink. Gli ospiti sono molto sorpresi e felici di avere questa opzione e, naturalmente, è un’attrazione per tutti coloro che incontrano il robot, lo vedono «guidare» in giro, usare l’ascensore.
Come si posiziona l’Italia nella vostra strategia? Siete interessati a espandervi sul nostro territorio?
La mia risposta è un grande sì: abbiamo appena iniziato. Al momento siamo sul mercato con 5 hotel e vogliamo averne almeno altri 20. Le località target sono tutte le città più grandi, i centri d’affari, ma vorremmo anche destinazioni per il tempo libero, per esempio sulla costa, in spiaggia, su uno dei laghi, o anche un golf resort. Ci piacerebbe iniziare con nuovi progetti a Roma e Milano, stiamo cercando hotel anche a Venezia, Verona, Parma, Bologna, Torino, Genova e Firenze, mentre abbiamo già avuto alcuni colloqui su destinazioni per il tempo libero.
Jan Heringa, vicepresidente Development, Innovation, Project Management di Leonardo HotelsDenis König Photographie
Quali sono le caratteristiche peculiari del mercato italiano? Cosa cerca il cliente tricolore?
Un design sofisticato e contemporaneo e un’ospitalità eccellente: credo che questa sia un’aspettativa che i clienti hanno in tutto il mondo, ma naturalmente l’Italia è ancora più orientata al design rispetto ad altri mercati, perché l’architettura e l’arte fanno parte del suo Dna. Come potete vedere nel nostro NYX Hotel di Milano, ma anche in tutti gli altri alberghi, cerchiamo sempre di presentare una buona combinazione di elementi di design locale.
Per il resto, siamo al ritorno nella normalità nei viaggi?
Il settore si sta già riprendendo, gli affari stanno tornando, le persone vogliono trascorrere i fine settimana e le vacanze non più a casa, vogliono fare nuove esperienze. Certo, l’attività internazionale è più lenta a riprendersi, al momento la gente preferisce rimanere in Europa, ma anche questo cambierà. I segmenti di business stanno accelerando, le fiere hanno ripreso a svolgersi, sono in programma grandi eventi, il che ci rende felici e ottimisti.