Bail-in: cosa accade ai tuoi risparmi
Se una banca va in dissesto, ci sono prodotti come i conti correnti e i conti di deposito, i fondi d'investimento e le polizze sulla vita che godono di schermi protettivi efficaci. Ecco quali
Che fine fanno i miei risparmi se la mia banca di fiducia fallisce?
Questo è uno dei tanti interrogativi che si pongono oggi le famiglie italiane dopo l'entrata in vigore delle regole sul bail-in, cioè le nuove norme che in Europa rendono assai più difficile di prima, se non addirittura impossibile, il salvataggio di un istituto di credito con i soldi pubblici stanziati dai governi.
A pagare le conseguenze di una crisi bancaria, infatti, saranno prima di tutto i possessori delle azioni dell'istituto in dissesto, seguiti a ruota dai titolari delle obbligazioni e da chi ha un un conto corrente o un conto di deposito, ma solo per la parte di giacenze sopra i 100mila euro.
Cosa accade, invece, ad altri prodotti d'investimento come i fondi comuni o le polizze sulla vita?
Ecco, di seguito, una panoramica sulle conseguenze di un eventuale bail-in (che in inglese significa “salvataggio interno”)
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Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Il presente articolo rappresenta un mero approfondimento teorico effettuato da Banca Mediolanum. Le informazioni riportate non devono essere infatti intese come una raccomandazione, diretta o indiretta, o un invito a compiere una particolare operazione. Per verificare le soluzioni più adatte alle tue esigenze e adeguate al tuo profilo di investitore rivolgiti sempre al tuo Family Banker.
Azioni e obbligazioni della banca
Il prezzo più alto, come già ricordato, deve pagarlo chi ha acquistato le azioni e le obbligazioni emesse dalla stessa banca in dissesto. Nel caso di un bail-in, c'è il rischio concreto di perdere tutta la somma investita in questi titoli. Se un istituto di credito fallisce, infatti, il capitale può essere azzerato e i crediti svalutati o trasformati in azioni. Ciò significa appunto che il valore delle azioni può essere annullato e, a seguire, anche quello delle obbligazioni, partendo prima dai bond subordinati, che godono di minori tutele in caso di fallimento. Seguono poi i bond ordinari classificati come senior mentre sono fortunatamente al sicuro le obbligazioni garantite (o covered bond). Si tratta di titoli il cui rimborso è collegato a un'attività sottostante (per esempio a un credito) che resta intatto anche in caso di dissesto della banca.
Altre azioni e bond o titoli di stato
Non ci sono ripercussioni, invece, per le somme investite in titoli di stato o in azioni e obbligazioni di società diverse dalla banca fallita. Questi strumenti finanziari, infatti, sono custoditi dall'istituto di credito in un deposito-titoli ma restano sempre di esclusiva proprietà del cliente. Stesso discorso per gli oggetti e i soldi presenti nelle cassette di sicurezza. Nessun rischio, dunque, in caso di bail-in.
Conti correnti e conti di deposito
Sono al sicuro (in buona parte) anche i soldi destinati dai risparmiatori ai conti correnti o ai conti e ai certificati di deposito. In caso di dissesto della banca, infatti, a rimborsarli ci pensa un apposito organismo di garanzia: il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositanti (Fitd), che protegge le giacenze sino a un massimo di 100mila euro per ogni correntista. Chi non vuole affrontare alcun rischio, dunque, è bene che tenga in deposito una cifra non superiore a 100mila euro, a meno che non si tratti di un conto cointestato con diversi titolari. Se i titolari sono due, per esempio, il limite da non superare è di 200mila euro. Se invece un solo cliente possiede più conti nella stessa banca e ha in giacenza una somma complessiva di 150mila euro, in caso di fallimento dell'istituto rischia di perdere i 50mila euro che eccedono la soglia di 100 mila.
Fondi di investimento
Non vanno in fumo i risparmi destinati ai fondi comuni di investimento, compresi quelli venduti e gestiti dal gruppo bancario in dissesto. Il patrimonio del fondo (con i titoli che lo compongono) è infatti custodito presso un'altra banca depositaria, è rigidamente separato da quello della società che lo amministra ed è di diretta proprietà degli investitori che hanno sottoscritto le quote di ogni prodotto. Anche in tal caso, dunque, il bail-in non lascia il segno.
Polizze sulla vita
Gli investimenti effettuati in una polizza sulla vita, anche se sottoscritta con una compagnia assicurativa che fa parte del gruppo bancario in dissesto, non rientrano fra i beni chiamati a ripianare le perdite bancarie. Il patrimonio dell'impresa assicuratrice e i fondi collegati alle polizze infatti sono distinti da quelli delle altre società del medesimo gruppo.