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L’Islanda è più vicina. Da giugno Play vola da Bologna a Reykjavík

La low cost collegherà il capoluogo emiliano con l’Islanda per due volte a settimana, diventando anche un ponte per gli Stati Uniti. L’intervista di Panorama.it con Birgir Jónsson, il Ceo della compagnia

«Non si deve investire tanto del proprio budget di viaggio per il volo, si può spendere di più per la propria destinazione e divertirsi». Con questa filosofia ludica che compare già nel nome, Play, il Ceo Birgir Jónsson spiega a Panorama.it la filosofia della sua compagnia low cost.

Vanta un network in espansione, che quest’estate arriverà a coprire 26 destinazioni dall’aeroporto di Reykjavík, in Europa e negli Stati Uniti, arrivando fino a mete molto ambite dal turismo come New York, Boston e Orlando.

Dal 7 giugno, per due volte a settimana (il martedì e il sabato) ci sarà anche un volo da Bologna a Reykjavík, con tariffe a partire da 110 euro a tratta. Un ponte in più per ampie zone del Nord Italia verso gli splendidi paesaggi dell’Islanda, ma anche un accesso low cost Oltreoceano. Per esempio, sempre a giugno e prenotando oggi, per un trasbordo verso la Grande Mela si spende anche solo poco più di 250 euro per andata e ritorno, con un tempo di volo di circa 6 ore per tratta. Un’attrattiva pure per chi non ama i lunghi trasbordi. Con in più una promessa figlia di una premessa: «Siamo una compagnia finanziata pubblicamente in Islanda che si impegna per volare in sicurezza ed essere puntuale» dice Jónsson.

Perché questo nome, che evoca un senso di ludico? Vi rivolgete soprattutto a una clientela leisure, anziché una business?

ll nome PLAY è stato scelto per catturare la sensazione di divertimento dei viaggi. La gente vuole viaggiare per divertirsi e PLAY rende i viaggi accessibili a tutti.

Inizierete le vostre attività in Italia collegando Bologna con Reykjavík. Perché siete partiti da questo capoluogo?

Bologna è una delle più belle città italiane ed è molto ben posizionata per visitare il Paese. Quando si vola a Bologna, ci sono buoni collegamenti con altri centri come Firenze, Pisa e Venezia via strada o via treno. Il mercato tra Bologna e l’Islanda stava crescendo prima del Covid e ora c’è un nuovo servizio diretto tra l’Islanda e Bologna. Siamo fiduciosi che la nostra rotta sarà un grande successo sia per gli islandesi che per quanti vivono nella zona di Bologna e vogliono volare in Islanda e scoprire il nostro magnifico paese da dove, naturalmente, possono anche viaggiare per il Nord America con Play.

ceo-playBirgir Jónsson, Ceo di Play

Pensate di estendere la vostra attività ad altre città italiane? In generale, come giudicate il nostro mercato? Cosa ha di attrattivo per una compagnia aerea?

Per ora non abbiamo piani per ampliare le nostre attività ad altre città italiane, ma siamo una compagnia in crescita e la nostra flotta diventerà più grande nei prossimi anni, quindi non escludiamo altre destinazioni in Italia nel prossimo futuro. L’Italia è ovviamente interessante per le compagnie aeree perché è una destinazione così popolare per i turisti. Ha una grande cultura e infrastrutture per viaggiare, quindi non vediamo l’ora di lanciare la nostra rotta per Bologna.

Volete trasformare Reykjavík in un hub per raggiungere anche gli Stati Uniti. Perché un passeggero dovrebbe scegliervi, anziché preferire stop più consolidati? Variabile dei prezzi a parte, come si coniuga il low cost con il lungo raggio?

Abbiamo grandi aerei che sono fino al 25 per cento più efficienti nel consumo di carburante rispetto ai vecchi aerei. Abbiamo ottimi servizi e siamo una compagnia aerea low cost che promette i prezzi più bassi in ogni mercato. Se si cerca un viaggio sicuro e puntuale meno costoso, con aerei più sostenibili e meno rumorosi e un ottimo servizio a bordo, bisogna scegliere Play.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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