Italia-Brasile: la partita decisiva
Sei bambini italiani incontrano sei bambini brasiliani e danno vita a una partita davvero unica: quella contro la povertà
I mondiali sono finiti ormai da un po’ e, visti i risultati degli azzurri, molti vorrebbero dimenticarli in fretta.
Noi di ActionAid, invece, abbiamo una storia che non riusciamo e non vorremmo mai scordare: l’esperienza fatta con il progetto “Italia – Brasile: l’azione è partita”, ovvero il viaggio in Brasile, proprio durante la Coppa del Mondo, di sei bambini italiani provenienti dalle scuole in cui ActionAid sta lavorando (a Reggio Calabria, L’Aquila e Torino). Sei piccoli calciatori in erba, dai 9 agli 11 anni, che hanno incontrato altrettanti bambini brasiliani. Da questo incontro sono nate due squadre di calcio, junior ma non per questo meno determinate a vincere.
Allenamenti, scoperte, lezioni di capoeira, visite ai progetti di ActionAid… giorni davvero emozionanti, per Domenico, Mondir, Antonino, Erika, Milena e Davide. Un viaggio per scoprire il Brasile degli stadi moderni e dalle spiagge da sogno, ma soprattutto quello delle comunità che ogni giorno lottano contro fame, povertà ed esclusione sociale. Dove le famiglie, spesso formate da donne sole con numerosi figli, vivono in pochi metri quadri, in case dove manca tutto, tranne la dignità. Sono le famose “favelas”, che noi preferiamo chiamare “comunità”, dove ActionAid lavora da anni, e dove insieme ad associazioni locali, si impegna per migliorare le condizioni di vita, soprattutto di chi è più svantaggiato.
Nella Comunità di Passarinho (a Recife- Stato del Pernambuco), dove si è svolta buona parte del viaggio, i piccoli italiani hanno conosciuto sei coetanei brasiliani: Melk, Vitoria, Luiza, Rian, Pedro e Joana, le loro mamme, le famiglie, e molti altri bambini adottati a distanza da sostenitori italiani.
Il racconto di questo viaggio ha dato vita a un documentario prodotto da Rai e presentato da Enrico Bertolino, che ha vissuto insieme ai bambini e a noi di ActionAid questa avventura unica. Ha accompagnato le visite ai progetti e ha seguito gli allenamenti delle due piccole nazionali di calcio - Italia e Brasile- che si sono concluse con una partita decisiva: una partita che non possiamo e non vogliamo perdere, quella contro la povertà.