Israele, recuperati i corpi di cinque ostaggi uccisi da Hamas
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Israele, recuperati i corpi di cinque ostaggi uccisi da Hamas

Cinque ostaggi che erano stati rapiti dai jihadisti di Hamas e portati a Gaza durante il massacro del 7 ottobre 2023, sono stati uccisi durante la prigionia. I loro corpi sono stati ritrovati e recuperati ieri mattina a Khan Yunis, nell'ambito della nuova offensiva dell'Idf nella città, in seguito a precise informazioni sulla loro posizione. Si tratta di Ravid Katz, Oren Goldin, Mia Goren, Tomer Achimas e Kiril Brodetsky.

La notizia è stata confermata questa mattina dall'Idf e dall'Agenzia per la sicurezza israeliana (Shin Bet) in una dichiarazione congiunta.I corpi sono stati recuperati a Khan Yunis durante un'operazione delle Idf guidata da analisti e coordinatori sul campo. Il recupero delle salme è stato condotto dai soldati delle Idf del Commando Brigade, dell'unità "Yahalom" e dell'unità Egoz sotto la direzione della 98a divisione. Secondo informazioni attendibili, è stato stabilito che Maya Goren è stata assassinata nel kibbutz di Nir Oz mentre il sergente maggiore (in riserva) Oren Goldin, il sergente maggiore Tomer Ahimas e il sergente Kiril Brodski sono caduti in combattimento durante il brutale attacco del 7 ottobre 2023 e i loro corpi sono stati rapiti e portati nella Striscia di Gaza.

Perché portare via i corpi? Per venderli alle rispettive famiglie e aumentare la pressione sul governo israeliano cosa che i mostri di Hamas fanno ormai da nove mesi sostenuti dai militati propal che manifestano nelle piazze di tutto il mondo. Diranno qualcosa di questi cinque cadaveri? Mostreranno un minimo di empatia? Crediamo proprio che non lo faranno ed è tutta qui la loro viltà. Il kibbutz Nir Oz appresa la notizia ha diffuso una nota: «Stasera siamo stati informati che il corpo della defunta Maya Goren è stato recuperato in un'operazione di soccorso militare. Dopo oltre nove mesi, è stata riportata a casa per la sepoltura. La famiglia è stata aggiornata nelle ultime ore sull'operazione. La comunità di Nir Oz continuerà a lottare per il ritorno di tutti gli ostaggi, per la riabilitazione dei sopravvissuti e per la sepoltura degli assassinati». Il movimento Tzav 9 a sua volta ha voluto ricordare Nir Oz: «L'amata maestra d'asilo di Nir Oz, rapita e assassinata dagli spregevoli terroristi di Hamas il 7 ottobre, è stata restituita dai soldati dell'IDF per la sepoltura in Israele. Rafforziamo la famiglia Goren e la sua cara nipote Noga, che ha combattuto con noi con lacrime e coraggio contro i camion degli aiuti per l'organizzazione terroristica assassina Hamas».

Tra le molte cose dette ieri da Benjamin Netanyahu che ha parlato al Congresso degli Stati Uniti, c’è la sottolineatura del fatto che Israele sta affrontando una guerra che l'Iran sta conducendo attraverso i suoi delegati e che la Repubblica islamica non ha solo Israele nel mirino, ma anche gli Stati Uniti. Ha citato un funzionario di Hezbollah che ha detto: «Questa non è una guerra con Israele. Israele è solo uno strumento. La guerra principale, la vera guerra, è con l'America». Il premier israeliano ha poi ricordato che «L'Iran capisce che per conquistare veramente l'America, deve conquistare il Medio Oriente. Israele si frappone. Per l'Iran, Israele è il primo; l'America è il secondo. Non stiamo solo proteggendo noi stessi, stiamo proteggendo voi. I nostri nemici sono i vostri nemici. La nostra lotta è la vostra lotta. E la nostra vittoria sarà la vostra vittoria. Quella vittoria è in vista. La sconfitta di Hamas da parte di Israele sarà un duro colpo all'asse del terrore iraniano».

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Stefano Piazza