VoxLIBRI, il tuo libro in tv
L’obiettivo di questa emittente televisiva? Dar voce ai libri
Scrittori disillusi dalla mancanza della dovuta considerazione, per voi e il vostro libro, tirate un sospiro di sollievo: esiste la rubrica televisiva che potrà darvi spazio e promuovere le pagine faticosamente scritte.
VoxLibri è infatti il programma televisivo che persegue l’obiettivo di dare voce ai libri.
Il format ideato e condotto da Antonio Orlando, assistito e diretto da Nicola Decio Dimatteo, che va in onda in ben 22 diverse emittenti in tutta Italia toccando 18 regioni, dalla Sicilia al Friuli, raggiunge oltre 1.800.000 telespettatori sul digitale terrestre, che sommati alle visualizzazioni on demand, arrivano e superano abbondantemente i 2.200.000.
Un grande bacino di utenza per dare voce in capitolo a chi i capitoli li scrive e permettere loro di far conoscere in tutta Italia opere, sogni e, in fondo, anche un po’ la loro vita. Non a caso si chiama VoxLibri l’esperimento televisivo letterario che nasce proprio dalla passione per la scrittura.
Da quando Antonio Orlando, giornalista e autore del thriller Il killer di San Domenico, ha dato vita al suo progetto meno di un anno fa, più di 200 scrittori hanno aderito e si sono fatti conoscere. VoxLibri si autofinanzia e per fare tutto questo chiede solo un piccolo contributo per la partecipazione.
In ogni puntata, il sabato, lo spazio offre due interviste a due differenti scrittori, ma i libri sono poi anche divulgati con altri mezzi: con il passaggio delle copertine e con un video messaggio che ogni scrittore può registrare dove preferisce, spedirlo e partecipare così alla trasmissione senza dover necessariamente andare in studio (a Policoro, in provincia di Matera).
È sicuramente una forma di promozione del libro mai realizzata in precedenza e che ha visto la sua nascita spinta dalla realizzazione che gli scrittori non hanno sufficiente spazio in tv: “in Italia si parla poco di libri e a farlo sono sempre gli stessi”, dice Orlando.
Voci, parole e volti degli autori per poter raccontare con orgoglio la propria opera.