Zoolander 2 con Ben Stiller, Roma e un assalto di star: 5 cose da sapere
Il sequel della commedia cult non brilla in spunti innovativi ma acceca con un turbinio di celebrities (da ridere)
Invecchiato ma sempre "bello bello in modo assurdo" nell'animo, Derek Zoolander ritorna in Zoolander No. 2. Questa volta la parodia firmata Ben Stiller non prende in giro solo il mondo della moda, ma ironizza anche sulle celebrities al tempo dei social network, mastica l'action e sfiora il tema della paternità.
Non brilla in originalità né in spunti innovativi, ma raccoglie per strada più di una risata, mette insieme tantissime star dello spettacolo e icone fashion, strizza l'occhio ai fan del primo Zoolander.
Dall'11 febbraio al cinema, ecco 5 cose da sapere su Zoolander No. 2:
1) L'origine di Derek Zoolander
Il personaggio di Derek Zoolander, super modello poco sveglio ma famosissimo e osannato, capace di espressioni facciali graffianti (e sempre uguali), era nato per la tv, nel 1996, per i VH1 Fashion Awards. Protagonista di sketch sulle egomanie del mondo della moda, creato e interpretato da Ben Stiller, visto il successo passò ben presto al cinema con Zoolander, film del 2001 diretto dallo stesso Stiller. La commedia è diventata un cult. Quindici anni dopo, Stiller riporta il suo Derek sul grande schermo con Zoolander no. 2.
2) Penélope Cruz new entry di lusso
Il primo film si chiudeva con la realizzazione del "Centro Derek Zoolander per i Bambini Che Non Sanno Leggere Bene e Che Vogliono Imparare A Fare Anche Tante Altre Cose Buone". Quel sogno realizzato però non ha avuto fortuna. Colpito da lutti e da un rapporto difficile col figlio, Derek si è ritirato dalle passerelle. Pure il suo collega, vecchio amico ed ex nemico Hansel (Owen Wilson), vive isolato, anche se non se la passa poi così male, ormai del tutto dedito all'amata orgia.
Quando entrambi ricevono un invito speciale per partecipare a un grande evento a Roma, non possono non tornare alla civiltà e incrociare di nuovo le loro strade e le loro affinità. "Mi mancava non sapere cose con te", confessa Derek ad Hansel.
Mentre lottano per trovare il loro posto in nuovo mondo fashion radicalmente cambiato, popolato da blogging, vlogging e moda anti-moda, vengono reclutati da Valentina Valencia (Penélope Cruz), ex modella di costumi da bagno diventata poliziotta, ovviamente Sezione Moda Mondiale. Con lei devono capire cosa si cela dietro l'assassinio seriale di pop star. L'ultima vittima? Justin Bieber (in carne e ossa). Con immancabile selfie in punto di morte.
Saranno le espressioni di Derek la chiave di volta del giallo. Non la Magnum, e neanche la celebre Blue Steel. Si dovrà scavare nel suo passato per rintracciare l'espressione Aqua Vitae e uno svitato groviglio di accadimenti che ovviamente non può non coinvolgere lo stilista Mugatu (Will Ferrell), che già in passato aveva messo nei guai Derek.
3) Roma capitale della moda
Anche se Milano è considerata la culla italiana della moda, per le sue piroette nell'assurdo e nella demenzialità garbata Zoolander no. 2 sceglie Roma. "Milano è tradizionalmente considerata il centro della moda forse più di Roma, ma diverse maison di moda hanno proprio lì le loro sedi, come Valentino e Fendi", ha spiegato il produttore Clayton Townsend. "Roma inoltre è estremamente cinematografica, quindi la scelta era più che giustificata".
Gli fa eco lo scenografo e produttore Jeff Mann: "Dopo una pausa di quindici anni, abbiamo ritenuto che Roma offrisse uno scenario tanto grande quanto la reintroduzione della produzione necessitasse. È grande e mondana, così ho pensato che sarebbe stato uno sfondo fantastico per il nostro ritorno sulle scene. La trama del film ha uno sfondo mitologico, consono alla profondità della storia di questa città".
Le riprese si sono svolte nell'arco di quattro mesi, nella primavera del 2015, e hanno toccato il Foro, il Pantheon, le Terme di Caracalla, Palazzo Venezia, il Museo d'arte contemporanea MACRO, il Tevere, il Palazzo dei Congressi, gli studi di Cinecittà.
4) Una sfilata di cammei di celebrità
Zoolander no. 2 offre una cavalcata vertiginosa di cammei di celebrità, nei panni di loro stesse. Inizia Justin Bieber, si passa per Billy Zane e per Susan Boyle, in un'apparizione breve ma fulminante. Kiefer Sutherland fa più di un cammeo e ha una sua folle consistenza nell'orgia di Hansel, così come Benedict Cumberbatch, super modello Tutto, che ci fa scoprire che in Italia, sebbene non siano leciti i matrimoni tra persone dello stesso sesso, è però legale il monomatrimonio. Ecco che poi son snocciolati la pop star Katy Perry, l'astrofisico Neil deGrasse Tyson, l'attrice Susan Sarandon (esilarante), sua eccellenza Sting... John Malkovich è un carcerato fashion il cui crimine sono... le spalline. E poi, nel summit finale, ecco i veri divi della moda: la temibile direttrice di VogueAnna Wintour, gli stilisti Alexander Wang, Marc Jacobs, Tommy Hilfiger e il nostro Valentino, che ogni volta che apre bocca fa scoppiar una risata.
5) I richiami al primo film
I fan di Zoolander coglieranno diversi richiami al film del 2001. Non solo le espressioni Blue Steel e Magnum, ma anche Derek che parla con uno specchio d'acqua e le note ipnotiche di Relax dei Frankie Goes to Hollywood. Ecco poi il gioioso e catastrofico momento "gelato al cioccolato" che, sulle note di Wake Me Up Before You Go-Go degli Wham!, riporta alla memoria lo spensierato (e incendiario) svago di Derek con gli amici modelli. Ovviamente non può mancare la frase di Mugatu: "Hansel va ancora un casino quest'anno".