Lifestyle
May 20 2016
Nel mirino delle autorità iraniane ora finisce anche Kim Kardashian, l'attrice, modella, imprenditrice e stilista americana (ma di origini armene), regina di Instagram. L'accusa nei suoi confronti è di essere una spia.
Secondo quanto pubblicato dal sito iraniano in lingua inglese Iranwire, infatti, la moglie di Kanye West starebbe conducendo una vera "offensiva" ai valori della Repubblica islamica mediorientale, a colpi di selfie e scatti hot, che avrebbero lo scopo di rendere popolare la cultura occidentale, tramite la moda e le icone del mondo fashion. La Kardashian, che oltre 70 milioni di followers su Instagram, godrebbe di un enorme seguito e dunque anche di un grande potere di influenza sulle giovani iraniane (ma non solo sulle donne).
Mostafa Alizadeh, portavoce di una unità dei Guardiani della Rivoluzione che si occupa di reati informatici, è convinto che la Kardashian, insieme al Ceo di Instagram, Kevin Systrom, stia tramando un vero e proprio complotto, sostenuta economicamente da alcuni Paesi dell'area mediorientale, ostili all'Iran. Accusa che potrebbe far sorridere, se non fosse che proprio nei giorni scorsi e con l'accusa di comportamento non conforme ai dettami religiosi di Teheran, 8 modelle sono state arrestate, per aver postato scatti sul social network fotografico, senza indossare l'hijab, ovvero il velo previsto dalla religione islamica in Iran.
Arresti giunti dopo una lunga inchiesta, denominata Spider II, che ha interessato fotografi, make up artists e appunto decine di modelle, i cui profili Instagram sono stati in gran parte resi non disponibili.