Cos'è l'Esm, il fondo che salverà la Grecia per la terza volta
Come funziona, quanti soldi ha e in che modo opera lo European Stability Mechanism nato nel 2011 per fronteggiare le crisi finanziarie in Europa
L'accordo chiuso in extremis tra Grecia e creditori internazionali apre la strada agli aiuti dell'European Stability Mechanism (Esm), ossia il meccanismo permanente di stabilizzazione finanziaria d'Europa
creato nel 2011 per far fronte agli choc innescati dalla crisi del debito sovrano nell'Eurozona. Se Atene attuerà misure e riforme nei tempi e modi richiesti, potrà scattare il terzo salvataggio da 82-86 miliardi di euro dell'Esm.
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1 - Cos'è
Nato dalle modifiche al Trattato Europeo approvate il 23 marzo 2011 e sottoscritto dai Paesi membri della moneta unica l'11 luglio 2011, l'Esm ha sostituito il Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF) e serve a stabilizzare la zona euro in un ottica di lungo termine per salvaguardare l'integrità dell'area e la stabilità finanziaria.
2 - Quanti soldi ha
L'Esm è dunque un nuovo fondo salva-Stati e salva-banche concepito con una dotazione di 700 miliardi di euro e ha il compito di supportare i partner dell'Eurozona in difficoltà mettendo a disposizione risorse
finanziarie.
3 - Come funziona
L'aiuto viene concesso solo a condizione che sia rispettato un piano di risanamento economico elaborato sulla base di un'analisi di sostenibilità del debito pubblico compiuta dalla Commissione europea insieme al Fondo monetario internazionale e alla Banca centrale europea. Il ricorso all'assistenza finanziaria dell'Esm è volontario e lo Stato membro che intende usufruirne deve presentare una formale richiesta al Presidente del Consiglio dei governatori dell'Esm. La richiesta verrà poi valutata dalla Commissione europea insieme alla BCE e, se necessario, al Fondo monetario internazionale.
4 - I canali per operare
L'Esm puo' garantire assistenza finanziaria attraverso quattro "canali": concedendo i classici prestiti (come fatto in precedenza dall'Efsf); fornendo assistenza finanziaria "preventiva" attraverso apposite linee di
credito; accordando prestiti destinati a ricapitalizzare le banche in difficoltà e acquistando titoli del debito pubblico sui mercati primario e secondario in modo da garantire l'effetto di scudo anti-spread fortemente voluto da Mario Draghi.