Festa del cinema di Roma 2016, i film più attesi
Da "7 minuti" di Michele Placido a "Florence Foster Jenkins" di Stephen Frears, con Meryl Streep cantante lirica stonata
Spetta a Moonlight di Barry Jenkins, riflessione sull'identità, il senso di appartenenza e l'amore, l'apertura dell'11^ edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 13 al 23 ottobre e diretta per il secondo anno consecutivo dallo scrittore e docente universitario Antonio Monda.
L'Auditorium Parco della Musica, realizzato da Renzo Piano, sarà come sempre il fulcro dell'evento, ospitando proiezioni, incontri, mostre, eventi, convegni. Ma la Festa coinvolge anche il resto della Capitale.
Accanto a Retrospettive, Omaggi, Incontri Ravvicinati e Riflessi, nella Selezione Ufficiale saranno presentati 44 film e documentari provenienti da 26 Paesi (di cui quattro della fascia "Tutti ne parlano", ovvero presentati con successo in altri festival e non ancora distribuiti in Italia, e tre in collaborazione con la sezione autonoma e parallela Alice nella città).
Sfogliando il programma della Festa del Cinema di Roma, ecco i film che non vorremmo perdere:
1) Moonlight di Barry Jenkins
Opera seconda per Jenkins, già presentata al Festival di Toronto. Racconta la vita - dall’infanzia all’età adulta - di un ragazzo di colore gay che lotta per trovare il suo posto nel mondo, dopo essere cresciuto in un quartiere malfamato alla periferia di Miami. Con Ashton Sanders e Jharrel Jerome. Monda l'ha presentato così: "Un film straordinario, che riesce a essere potente e tenero, realistico e poetico: per me è un grande onore aprire l'11^ edizione della Festa del Cinema con un'opera d'arte come questa".
2) Powidoki (Afterimage) di Andrzej Wajda
La proiezione dell'ultimo lavoro del regista polacco è purtroppo diventuta un evento postumo. Wajda è morto pochi giorni fa. Il suo film è l'ennesima tappa della sua meditazione sulla storia e le storture del suo paese. Lo struggente rapporto tra dittatura e arte è rappresentato attraverso la tragica sorte di Władysław Strzemiński (1893-1952), pittore che si è di piegarsi alle regole della dottrina ufficiale imposta agli artisti dal Partito comunista.
3) Snowden di Oliver Stone
Joseph Gordon-Levitt interpreta Edward Snowden, il tecnico informatico statunitense ex dipendente CIA che rivelò il sistema di sorveglianza di massa praticato dall'Agenzia per la Sicurezza Nazionale statunitense (NSA). Nel cast anche Rhys Ifans, Nicolas Cage, Shailene Woodley, Zachary Quinto, Melissa Leo, Tom Wilkinson.
4) Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan
Ambientato nel North Shore del Massachusetts, racconta la storia dei Chandler, una famiglia della classe operaia che vive da generazioni in un villaggio di pescatori. Esplora l'amore familiare, lo spirito di sacrificio e la speranza. Con Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler, Lucas Hedge.
5) Sole cuore amore di Daniele Vicari
Dal regista di Diaz - Don't Clean Up This Blood, la storia di sorellanza e solidarietà tra due giovani donne, Eli e Vale, che hanno fatto scelte opposte nella vita, in una città bella e dura come Roma e il suo immenso interland. Con Isabella Ragonese, Eva Grieco, Francesco Montanari, Francesco Acquaroli, Giulia Anchisi.
6) La fille de Brest di Emmanuelle Bercot
L'attrice e regista francese (qui solo dietro la macchina da presa) raramente sbaglia un colpo. Ora si ispira alla vita di Irène Frachon, per raccontarci di uno pneumologo di un ospedale di Brest che stabilisce un legame diretto tra alcune morti sospette e il consumo di Mediator, un farmaco presente sul mercato da 30 anni.
7) Into the Inferno di Werner Herzog
Sotto forma di documentario, il cineasta tedesco e il vulcanologo Clive Oppenheimer intraprendono un viaggio alla scoperta di alcuni dei vulcani più leggendari del mondo, dalla Corea del Nord all'Etiopia, dall'Islanda fino all'Arcipelago di Vanuatu.
8) La verità negata (Denial) di Mick Jackson
Basato sul libro Denial: Holocaust History on Trial di Deborah E. Lipstadt, il film racconta la battaglia legale intrapresa dall’autrice, interpretata da Rachel Weisz, contro il negazionista David Irving (Timothy Spall), che citò la scrittrice in giudizio per diffamazione. Ne nacque un incredibile processo per provare una verità fondamentale: che l'Olocausto, uno degli eventi più gravi e significativi del XIX secolo, era tutt'altro che un'invenzione.
9) The Accountant di Gavin O'Connor
Con Ben Affleck e Anna Kendrick. Con la Treasury Department’s Crime Enforcement Division alle costole, un genio della matematica inizia a lavorare per una società di robotica che ha rilevato nel bilancio una discrepanza di milioni di dollari. Non appena inizia a sistemare i conti, però, il numero dei cadaveri inizia ad aumentare.
10) Florence Foster Jenkins di Stephen Frears
A Venezia 2015 è stata la volta di Marguerite di Xavier Giannoli, liberamente ispirato alla storia di Florence Foster Jenkins, ereditiera degli anni '40 tra le protagoniste dei salotti dell'alta società newyorchese, stonatissima eppure applaudita come cantante lirica. Ora questo personaggio bizzarro e straordinario viene fatto rivivere da Meryl Streep, ripercorrendo con più attinenza al vero le sue gesta. Nei panni del marito Hugh Grant.
11) 7 minuti di Michele Placido
Un film tutto al femminile, in cui recita anche Fiorella Mannoia, accanto ad Ambra Angiolini, Maria Nazionale, Ottavia Piccolo. Placido torna a un tema sociale con la storia di undici donne, operaie in una fabbrica tessile, chiamate al tavolo di una trattativa di lavoro. Viene loro proposto un rinnovo di contratto con una clausola ambigua. Dovranno decidere per sé e in rappresentanza di tutta l'azienda.
12) Train to Busan di Yeon Sang-ho
Zombie-disaster movie, è l'esordio live-action dell'animatore sudcoreano, già apprezzato al Festival di Cannes. Tutto comincia alla stazione di Seul, dove un gruppo di passeggeri prende posto sul treno che dovrebbe portarli a Busan. Dovrebbe. Una misteriosa epidemia, infatti, ha preso di mira la Corea del Sud e si sta propagando alla velocità della luce: fuori dai finestrini e.. dentro i vagoni.
13) Captain Fantastic di Matt Ross
Miglior regia nella sezione Un certain regard del Festival di Cannes. Viggo Mortensen è un padre fuori dal comune che, nel cuore delle foreste del Nord America, lontano dalla società, dedica la propria vita a trasformare i suoi sei figli in adulti straordinari. Finché non sarà costretto a lasciare quel paradiso, in un viaggio nel mondo esterno.