Grammy Awards 2017: perché Adele ha vinto 5 premi
David Bowie ha ricevuto 5 Grammy postumi per "Blackstar". Niente statuette per Rihanna e Kanye West
Una canzone e, ancor più, un intero album funzionano quando colgono lo spirito del loro tempo o lo anticipano. Nel caso di 25 di Adele, vincitrice ieri di 5 Grammy Awards (per un totale di 15 grammofonini d’oro conquistati in carriera), è certamente vero il primo assunto, poiché di novità, nell’album, ce ne sono ben poche, a partire dalla data di pubblicazione (20 novembre del 2015), quasi un anno e mezzo fa.
Perché allora Adele Laurie Blue Adkins, meglio conosciuta come Adele, ha superato ieri l’eccellente Lemonade, innovativo concept-album di Beyoncé, votato dalla stragrande maggioranza dei critici musicali come disco dell’anno del 2016?
Proviamo a utilizzare le parole della stessa Adele: “ '25' racconta di quella che sono diventata senza neanche rendermene conto. E mi dispiace tanto averci messo così tanto ma... è successo". Una ragazza giovane, di soli 28 anni (26 quando è stato pubblicato il disco), che si è ritrovata a dover gestire un successo senza precedenti e la prima maternità senza avere alcun desiderio di comparire ogni giorno sotto i riflettori, raccontando con sincerità disarmante tutti i suoi dubbi,le sue insicurezze e i suoi travagli amorosi.
Le 20 milioni di copie vendute di 25 è un risultato incredibile, influenzato dalla saggia decisione di non concedere il disco alle piattaforme streaming, che pensavamo ormai appartenere solo all'epoca predigitale, quando la musica era inscindibilmente legata al supporto fisico. LEGGI ANCHE Adele. le 10 canzoni più belle(e famose)
Un po’ come accadde nel 2001 per Come away with me di Norah Jones, il disco più venduto nel periodo seguente all’attentato alle Torri Gemelle di New York che sconvolse il mondo, il clima di tensione latente che accompagna oggi l’era degli attentati terroristici di matrice islamista ha fatto trovare a milioni di persone conforto nelle melodie morbide, sognanti e senza tempo di Adele, dopo anni di rap superficiale e di pop plastificato.
Una rivoluzione dolce, in un periodo in cui sembra che gli eccessi siano l’unico modo per far parlare di sé e per vendere dischi, almeno per quanto riguarda le nuove dive del pop, molte delle quali hanno hanno trovato nella trasgressione, vera o presunta, la chiave di accesso per entrare nei cuori degli ascoltatori di tutto il mondo.
Adele è meravigliosamente vintage, non solo nel look, ma nello stile musicale, un pop-soul minimale nei suoni, con ricchi arrangiamenti orchestrali a sottolineare i momenti di maggiore pathos, come nel singolo Hello, che potrebbe diventare a breve il video più visto di sempre su Youtube.
Ieri Adele ha reso omaggio a George Michael, cantando con grande sentimento Fastlove dal capolavoro Older, ed è salita sul palco cinque volte per ricevere i Grammy per miglior album dell'anno, best record e best pop vocal album per 25, miglior canzone e migliore performance pop solista per Hello, inoltre Greg Kurstin, il suo produttore, è stato premiato come produttore dell'anno nella categoria Non-Classical.
Beyoncé si è dovuta accontentare di due statuette, best music video per Formation e best urban contemporary album per Lemonade, mentre sono rimasti a bocca asciutta Rihanna, Kanye West e Justin Bieber.
David Bowie ha ricevuto 5 Grammy postumi per il capolavoro Blackstar, ritirati dalla band jazz di Donny McCaslin che ha suonato con il Duca Bianco nell'innovativo,ultimo album, e Chance The Rapper ha trionfato in due categorie (miglior nuovo artista e miglior album rap con Coloring Book), confermando di essere il nome nuovo dell’hip hop, grazie alla singolare commistione di rap e gospel.
Tra le performanche live, le più applaudite sono state quelle di Beyoncé, dei Metallica con Lady Gaga, di Bruno Mars che ha omaggiato Prince, di The Weeknd con i Dafy Punk e di John Legend che ha ricordato in un medley tutti i grandi artisti scomparsi nel 2016.
Ecco i principali premi consegnati stanotte ai Grammy Awards
Album of the Year: 25, Adele
Record of the Year: Hello, Adele
Song of the Year: Hello, Adele
Best Rap Album: Coloring Book, Chance the Rapper
Best Urban Contemporary Album: Lemonade, Beyoncé
Best Country Solo Performance: My Church, Maren Morris
Best Rock Song: Blackstar, David Bowie
Best Pop Duo/Group Performance: Twenty One Pilots
Best New Artist: Chance The Rapper
Best Recording Package: Jonathan Barnbrook per Blackstar (David Bowie)
Best Rap Performance: No Problem, Chance the Rapper con Lil Wayne e 2 Chainz
Best Rap/Sung Performance: Hotline Bling, Drake
Best Rap Song: Hotline Bling, Drake (scritta con Paul Jefferies)
Best Rock Performance: Blackstar, David Bowie
Best Metal Performance: Dystopia, Megadeth
Best Rock Album: Tell Me I'm Pretty, Cage the Elephant
Best Alternative Music Album: Blackstar, David Bowie
Best Pop Solo Performance: Hello, Adele
Best Pop Vocal Album: 25, Adele
Best Historical Album: Steve Berkowitz & Jeff Rosen per The Cutting Edge 1965–1966: The Bootleg Series, Vol. 12 (Bob Dylan)
Best Engineered Album, Non-Classical: Blackstar (David Bowie, Tom Elmhirst, Kevin Killen e Tony Visconti)
Best New Age Album: White Sun II, White Sun
Best Gospel Album: Losing My Religion, Kirk Franklin
Best Contemporary Christian Music Album: Love Remains, Hillary Scott & The Scott Family
Best World Music Album: Sing Me Home, Yo-Yo Ma & The Silk Road Ensemble
Best Spoken Word Album: In Such Good Company: Eleven Years of Laughter, Mayhem, and Fun in the Sandbox, Carol Burnett
Best Music Video: Formation, Beyoncé
Best Music Film: The Beatles: Eight Days a Week The Touring Years, Ron Howard
Best Dance Recording: Don't Let Me Down – The Chainsmokers featuring Daya
Best Dance/Electronic Album: Skin, Flume
Best Contemporary Instrumental Album: Culcha Vulcha, Snarky Puppy
Best Improvised Jazz Solo: I'm So Lonesome I Could Cry, John Scofield
Best Jazz Vocal Album: Take Me to the Alley, Gregory Porter
Best Jazz Instrumental Album: Country for Old Men, John Scofield
Best Large Jazz Ensemble Album: Presidential Suite: Eight Variations on Freedom, Ted Nash Big Band
Best Latin Jazz Album: Tribute to Irakere: Live in Marciac, Chucho Valdés
Best Roots Gospel Album: Hymns, Joey + Rory
Best Country Duo/Group Performance: Jolene, Pentatonix con Dolly Parton
Best Country Song: Humble and Kind, Lori McKenna (autrice), registrata da Tim McGraw)
Best Country Album: A Sailor's Guide to Earth, Sturgill Simpson
Best Latin Pop Album: Un Besito Más, Jesse & Joy
Best Latin Rock, Urban or Alternative Album: iLevitable, ile
Best Tropical Latin Album: Donde Están?, Jose Lugo & Guasábara Combo
Best Americana Album: This Is Where I Live, William Bell
Best Bluegrass Album: Coming Home, O'Connor Band con Mark O'Connor
Best Traditional Blues Album: Porcupine Meat, Bobby Rush
Best Contemporary Blues Album: The Last Days of Oakland, Fantastic Negrito
Best Folk Album: Undercurrent, Sarah Jarosz
Best Regional Music Album: E Walea, Kalani Pe'a
Best Reggae Album: Ziggy Marley, Ziggy Marley
Best R&B Performance: Cranes in the Sky, Solange
Best Traditional R&B Performance: Angel, Lalah Hathaway
Best R&B Song: Lake by the Ocean, scritta Hod David & Musze, eseguita da Maxwell
Best Traditional Pop Vocal Album: Summertime: Willie Nelson Sings Gershwin, Willie Nelson
Producer of the Year, Non-Classical: Greg Kurstin