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Caso Boschi: ecco tutte le bugie e le omissioni

Panorama pubblica nuovi documenti sulle inchieste che hanno coinvolto il padre del ministro delle Riforme. Gasparri su Twitter: "Come la mettiamo?"

"Tutte le bugie del caso Boschi: ecco le prove": è questo il titolo della copertina del numero di Panorama in edicola da giovedì 28 gennaio. Con una lunga inchiesta il settimanale offre nuovi elementi sulle inchieste che hanno coinvolto Pier Luigi Boschi. In particolare viene documentata con fotografie la partecipazione di Boschi a un convegno organizzato ad Arezzo il 24 ottobre 2013 dalla Procura della stessa città.

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Tra tutti si scatena su Twitter Maurizio Gasparri:

All’epoca il magistrato Roberto Rossi è il procuratore "facente funzioni" e sta indagando su Boschi per il reato di estorsione in quanto avrebbe preteso e intascato 250mila euro in nero per un affare immobiliare. Boschi è presente al convegno insieme con la figlia, Maria Elena, all’epoca parlamentare del Partito democratico e relatrice nello stesso convegno. Due settimane più tardi Rossi chiederà l’archiviazione del procedimento per estorsione e, nell’aprile 2014, Pier Luigi Boschi verserà all’Agenzia delle entrate una multa di circa 40 mila euro per l’evasione sul pagamento in nero.

A proposito delle inchieste condotte da Rossi su Boschi fin dal 2010, Panorama riporta il verbale della perquisizione del 24 marzo 2010 ordinata dallo stesso pubblico ministero a casa del papà del ministro. Nel documento, i militari della Guardia di finanza che eseguono la perquisizione identificano le persone presenti nell’abitazione: oltre a Boschi ci sono la moglie e i due figli maschi. Il procuratore Rossi, ascoltato il 28 dicembre dalla prima commissione del Consiglio superiore della magistratura chiamata a valutare eventuali profili di incompatibilità ambientale, su eventuali rapporti di conoscenza con la famiglia Boschi aveva dichiarato tra l’altro: "Non conosco neppure la composizione del nucleo familiare".

A seguito della perquisizione ordinata da Rossi, il 29 marzo 2010 Boschi nominerà suo difensore l’avvocato Giuseppe Fanfani. Si tratta dello stesso avvocato che è stato eletto nel settembre 2014 su indicazione del Partito democratico quale componente del Csm chiamato oggi a decidere se il procuratore Rossi, titolare nel frattempo delle indagini sul crac di Banca Etruria della quale Boschi è stato alto dirigente (e già multato dalla Banca d’Italia), dovrà essere trasferito per incompatibilità ambientale. Lo stesso Rossi è stato consulente come esperto di affari giuridici del governo Renzi fino al 31 dicembre 2015.

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Redazione