Grillo affonda Renzi usando i migranti
L'unico responsabile del "disastro immigrazione" secondo il comico? Il segretario del Pd. Ecco perché e il botta e risposta tra i due leader politici
Mentre i dati del ministero dell'Interno fotografano un incremento del 14,42% di migranti sbarcati sulle coste italiane nei primi mesi di quest'anno rispetto al 2016 (73.380 dal 1° gennaio 2017 al 27 giugno), e mentre il premier Gentiloni da Berlino si svocia a chiedere aiuti concreti all'Europa, in vista del G20, Beppe Grillo passa all'attacco.
Parla di "disastro immigrazione". E individua il responsabile numero uno e unico. Chi? Matteo Renzi. Innescando un botta e risposta che ha già i toni della campagna elettorale.
Ecco i dettagli.
Cosa ha detto Grillo
Su Facebook, il 29 giugno, Beppe Grillo scrive: "Il responsabile di questa situazione è uno solo: Matteo Renzi". E quindi il rimando al suo blog, dove rincara la dose con un post a firma MoVimento 5 Stelle Europa: "Renzi è politicamente responsabile del disastro immigrazione. Con il suo governo è entrata in vigore l'operazione Triton che autorizza le navi di 15 Stati europei a pattugliare il Mar Mediterraneo. Queste navi portano i migranti solo in Italia".
Per concludere: "I partiti che hanno firmato accordi suicida devono andare a casa".
Cosa ha replicato Renzi
Non si è fatta attendere la risposta di Renzi, sempre tramite Facebook: "Poi ci vorrà qualcuno che spieghi a Lega e Cinque Stelle che gli accordi in vigore sull'immigrazione sono quelli di Dublino, firmati nel 2003 dal Governo Berlusconi, ministro Maroni".
Perché Grillo attacca Renzi adesso
I dati del ministero dell'Interno sono stati la miccia di queste scintille tra laeder politici, certo. Come pure la nuova ondata migratoria che il 29 giugno ha portato sui porti italiani quasi 5.000 sbarchi in un giorno solo. Ma le motivazioni che sotto sobillano sembrano far rima con elezioni.
Grillo affonda la lama contro Matteo Renzi, segretario Pd desiderosissimo di tornare a Palazzo Chigi, e non contro Paolo Gentiloni, premier in carica. Il centrosinistra è uscito con le costole ammaccate dalle recenti elezioni amministrative. E Renzi ne sta vivendo le ripercussioni, anche internamente al suo partito. La sua leadership è meno solida del solito e il fondatore del M5S coglie il momento.
Grillo, uscito non molto meglio dalle comunali, ha nel mirino la futura sfida delle elezioni politiche per governare l'Italia. E se a livello locale, per eleggere i sindaci, il populismo è meno efficace, sul fronte nazionale ha più possibilità di centrare i malumori dei cittadini. Quale tema è più sentito, ora, nelle paure degli italiani, di quello dei migranti?