La sinistra francese in confusione, fra Macron e le elezioni legislative
I socialisti ai minimi storici, Valls vorrebbe candidarsi con En Marche!, Mélenchon vuole essere il capo della gauche più dura e chiama Hamon
Abbiamo visto ieri i due prossimi appuntamenti decisivi per il neo eletto presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, scelta del governo e elezioni legislative di giugno.
Ma com'è il sistema politico francese con il quale Macron deve interagire? Cominciamo a guardare a sinistra.
I socialisti
Pierre Moscovici, commissario francese per gli Affari economici dell'Ue scuote il partito socialista dicendo che deve rinascere perché serve alla Francia. Benoît Hamon invece, dopo la batosta elettorale (6% al primo turno) ha deciso di fondare un suo movimento, dopo però le elezioni di giugno e assicura che non sarà una rottura con il Ps.
Parla ormai da ex socialista l'ex primo ministro Manuel Valls. Il partito ora lo caccia, dopo che aveva detto di volersi candidare con En Marche!, il movimento/partito di Macron. En Marche! però non lo vorrebbe. Anche se resta uno spiraglio. Si decide entro domani, giovedì, quando scadranno i termini per presentare le candidature nei 577 collegi uninominali.
Mélenchon
Jean-Luc Mélenchon, (19% al primo turno) si dichiara combattente implacabile contro il neopresidente e strizza l'occhio ad Hamon, che invita a mollare i socialisti davvero e a fare comunella a sinistra, "quella vera".
Mélenchon si candiderà a Marsiglia, dove è davvero il favorito.