News
July 12 2017
Sull'onda delle polemiche sui migranti e della difficile intesa tra Italia e Europa, continua la battaglia a suon di dichiarazioni pesanti tra Matteo Renzi e il Movimento 5 stelle, le due forze politiche uscite con gli occhi neri dalle recenti elezioni comunali. E che probabilmente dovranno contendersi il secondo posto alle future elezioni del 2018.
Mentre nei sondaggi cresce ancora il consenso del centrodestra, trainato da Lega Nord (secondo dati Index Research per In Onda), è in atto un lanciarsi strali a distanza tra il segretario del Partito democratico, leader sgualcito la cui popolarità è in calo anche a sinistra, e i pentastellati agguerriti (e incuranti delle incapacità governative sin qui dimostrate, Comune di Roma docet). La guerra dei secondi.
Ecco il botta e risposta tra Renzi e il delfino di Beppe Grillo, Luigi Di Maio.
Da Bruxelles Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera M5s, sferra l'ennesimo attacco frontale a Matteo Renzi (e non al governo dem in carica di Paolo Gentiloni).
Su Facebook scrive: "Stiamo incontrando il direttore di Frontex, Fabrice Leggeri. Ci ha confermato, dopo averlo chiarito anche in audizione al Parlamento Ue, che Triton, voluta da Renzi, prevede che tutti i migranti siano portati in Italia. Questa è la verità: ci hanno svenduti per 80 euro (il riferimento è al bonus ai cittadini del governo Renzi, ndr) trasformandoci nel più grande porto d'Europa".
Intento a promuovere il suo libro Avanti, Matteo Renzi dal Maxxi di Roma risponde da lontano. Il Movimento 5 stelle? "Da padre sono preoccupato che vada a gestire la politica estera chi ha dei dubbi sull'allunaggio e dice che il Venezuela deve fare la mediazione in Libia. Una deputata ha detto che esistono le sirene... e non quelle delle ambulanze".
E ancora, senza andare troppo per il sottile: "C'è chi si preoccupa delle scie chimiche e non ha l'idea chiara sul futuro dell'Europa: noi vogliamo cambiare l'Europa da europeisti, Europa sì ma non così. I Cinque Stelle un giorno vogliono uscire dall'euro, il giorno dopo vogliono entrare nello stesso gruppo di Mario Monti".
Non tarda ad arrivare la replica grillina. Renzi dice che ha paura del Movimento 5 stelle? "Gli italiani devono aver paura di lui, visto l'emergenza e l'insicurezza continua a cui ha esposto il Paese con le sue fallimentari politiche", si incaponisce Enrico
Cappelletti, capogruppo pentastellato in Senato.
"Senza contare che tutto quello che propone oggi non è altro che un copia e incolla delle nostre proposte sia sul tema dell'emergenza immigrazione, sia sulle Ong, fino addirittura al fiscal compact".
Insospettabili affinità tra contendenti, dunque. Non è solo il timore di una futura debacle elettorale ad accumunarli. Chi ha paura di chi?