Nel Venezuela in crisi aumentano povertà e mortalità

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30 marzo 2017. Un gruppo di studenti prende parte a una protesta contro il governo di Maduro lungo la strada principale di Caracas, in Venezuela, all'indomani dell'esautoramento del Parlamento da parte della Corte suprema. I cartelli portati dai manifestanti denunciano 'aumento dell'inflazione e la mancanza di farmaci.
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7 febbraio 2017. Una lavoratrice del settore sanitario manifesta contro il governo di Maduro, reggendo un cartello su cui si legge "Salute adesso", a denunciare la mancanza di medicinali e i bassi salari del personale ospedaliero.
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22 febbraio 2017. Uomini costretti a cercare cibo nei cassonetti della spazzatura lungo una strada di Caracas, in Venezuela.
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22 febbraio 2017. Una donna di nome Rebeca Leon, costretta a cercare cibo nei cassonetti della spazzatura lungo le strade di Caracas, mostra il frigo vuoto nella sua casa a Petare, sobborgo orientale della capitale situata nello Stato di Miranda.
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22 febbraio 2017. Uomini costretti a cercare cibo nei cassonetti della spazzatura lungo una strada di Caracas, in Venezuela.
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20 gennaio 2017. Migliaia di venezuelani in fila in Piazza Bolivar a Caracas per ottenere il "Carnet de la Patria", una sorta di "tessera annonaria" distribuita a 15 milioni di venezuelani (metà del Paese) per poter accedere in modo controllato a beni di prima necessità.
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16 gennaio 2017. Un uomo mostra una nuova banconota da 500 Bolivar (del valore corrente di 74 centesimi di dollaro USA) a Caracas, in Venezuela. La nuova valuta è entrata progressivamente in circolazione nel Paese e sostituire quelle correnti, fortemente svalutate a causa del tasso di inflazione più alto del mondo.
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21 dicembre 2016. Un gruppo di operai assiste a un'ispezione della Sovrintendenza nazionale sui costi e prezzi in un magazzino di Caracas, in Venezuela. L'organismo di controllo statale è intervenuto presso la società produttrice di abbigliamento EPK perché venisse immediatamente eseguito l'ordine di un taglio dei prezzi di oltre il 30% nell'ambito di una vendita supervisionata nei 31 negozi della catena diffusi nel Paese.
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20 dicembre 2016. Persone in coda per attraversare il ponte internazionale Simon Bolivar, che da San Antonio del Tachira, in Venezuela, conduce nella provincia Norte de Santander, in Colombia. Il ponte di confine è stato riaperto dal Venezuela dopo la chiusura seguita all'annuncio di contingentamento del contante, in vista di un cambio delle banconote correnti, fortemente svalutate.

In Venezuela mancano da tempo cibo, medicine e altri beni di prima necessità e molta parte della popolazione è ridotta alla fame. Questo è uno dei fattori principali che hanno portato centinaia di migliaia di persone a scendere in piazza nel Paese da inizio aprile. I manifestanti chiedono infatti non solo le dimissioni del presidente Maduro e nuove elezioni democratiche, ma anche l'apertura di corridoi umanitariper alimenti e medicinali

Nuovi dati diffusi dal Ministero della sanità di Caracas - i primi numeri ufficiali dopo quasi 2 anni di silenzio - sono giunti in queste ore a ulteriormente chiarire il quadro generale in cui si sta sviluppando la ribellione popolare, che frequentemente è sfociata in saccheggi fuori controllo delle forze di polizia. 


Mortalità materna e infantile e malaria


Nel 2016 in Venezuela il tasso di mortalità materna è aumentato del 65,79%, mentre quello di mortalità infantile - cioé dei bambini che muoiono nell'anno seguente alla loro nascita - è cresciuto del 30%.

Tra le cause principali del forte aumento della mortalità tra i neonati ci sono la sepsi neonatale, la polmonite, la sindrome di difficoltà respiratoria e la nascita prematura. La qualità delle cure mediche in Venezuela si è infatti notevolmente degradata nell'ultimo biennio, per via della fortissima crisi economica in atto nel Paese e della politica di restrizione cambiaria operata dal governo, che hanno reso impossibile sia produrre, sia importare le medicine necessarie.

Quanto alle malattie infettive, le cifre del governo registrano un aumento del 76% dei casi di malaria. 


FMI: inflazione e recessione senza freni

Secondo i calcoli del Fondo Monetario Internazionale, nel biennio 2017-18 inflazione e recessione continueranno ad aggravarsi nel Paese latinoamericano. Nel suo rapporto annuale diffuso a metà aprile, l'FMI prevede un aumento dei prezzi del 720% al termine del 2017, fino alla percentutale record del 2.068% per il 2018.

L'organizzazione economica internazionale non vede per ora alcuna via di uscita dalla "profonda crisi" in cui è sprofondato il Venezuela. Se si mantenesse la stessa politica economica attuale nel 2011 l'inflazione potrebbe raggiungere il 4.700%

Dopo una contrazione del 7,2% nel 2017, sostiene inoltre il documento, il PIL venezuelano perderà un altro 4,1% nel 2018, mentre la disoccupazione arriverà a riguardare il 28,2% della popolazione, il 6% in più di quella registrata nel 2016. 

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